E se recitano male, fischiateli pure!

È questa la provocazione lanciata dall'AIAS di Verona e dalla compagnia Punto in Movimento, in vista della rappresentazione teatrale, il 19 aprile nella città scaligera, di "Delitto a Villa Roung", adattamento da una pièce di Achille Campanile. Si parla di provocazione perché il messaggio riguarda alcuni attori con grave disabilità, impegnati però non in uno spettacolo all'insegna della riabilitazione o dell'integrazione sociale, ma in un vero evento culturale, che risponde ai canoni di una reale ricerca espressiva

Roberto Totola, direttore della compagnia veronese Punto in MovimentoÈ ormai abbastanza frequente che il teatro venga proposto a persone con disabilità in contesti dedicati, con finalità riabilitative o di integrazione sociale, mentre è più raro che ciò sia pensato in quanto evento prima di tutto culturale e artistico. E tuttavia è proprio questo che accade grazie al protocollo d’intesa recentemente attivato a Verona dall’AIAS locale (Associazione Italiana Assistenza agli Spastici) e dalla compagnia Punto in Movimento, diretta da Roberto Totola, che in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali e alla Famiglia del Comune di Verona, hanno ideato e stanno portando a realizzazione il progetto culturale Disabili e spettacolo, che vivrà la sua prossima tappa domenica 19 aprile al Teatro Camploy della città scaligera (ore 21.15), con Delitto a Villa Roung, adattamento dalla pièce di Achille Campanile.

«Si tratta – spiegano i promotori dell’iniziativa – di una rappresentazione innovativa perché prima di tutto è un evento culturale, uno spettacolo teatrale che risponde ai canoni della ricerca espressiva. Pur essendo, poi, interpretato da persone con grave disabilità, il percorso artistico e la ricerca che hanno portato alla realizzazione della messa in scena non hanno subito alcuna modifica rispetto alle normali modalità di lavoro: in scena, infatti, le stesse persone con disabilità si sono totalmente fuse con gli attori della Compagnia Punto in Movimento».
Il protocollo d’intesa di cui si è detto prevede la realizzazione di una messa in scena o di un’esperienza teatrale significativa ogni anno, condividendo anche una parte importante degli obiettivi e delle energie delle due associazioni che lo hanno definito. Delitto a Villa Roung – già proposto nel 2008 – entrerà quindi a fare stabilmente parte del repertorio di lavori teatrali di Punto in movimento e dell’AIAS.

«Siamo riusciti a dimostrare – sottolineano ancora i responsabili delle due organizzazioni – che una persona con disabilità, se dotata delle opportune qualità umane e artistiche, può essere messa nelle condizioni di realizzare un’opera apprezzabile da un pubblico e dalla comunità intera ed essere ricordata non solo per la sua condizione di menomazione, ma soprattutto per la sua bravura. E anche in questo caso, come già lo scorso anno, vogliamo lanciare una provocazione: se quelle persone non dovessero recitare bene la gente dovrebbe fischiarli, così come farebbe con gli attori in qualsiasi altra occasione». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: AIAS Verona, tel. 045 576507, aiasvr@tin.it.
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