Alla fine sono stati ben 950 gli scambi effettuati nell’àmbito del Mercato dei Saperi, progetto nazionale dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), che ha potuto contare su quasi 500 iscritti tra persone con sindrome di Down e anziani (rispettivamente 181 e 301) e su 2.332 competenze scambiate.
Finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’iniziativa – che ha vissuto nei giorni scorsi la conferenza stampa finale [se ne legga la presentazione su queste pagine, N.d.R.] – ha coinvolto 12 Sezioni dell’AIPD (Bari, Belluno, Campobasso, Mantova, Marca Trevigiana, Matera, Milazzo, Potenza, Roma, Termini Imerese, Viterbo e Vulture), dove sono stati attivati dei contact point locali [letteralmente “punti di contatto”, N.d.R.], chiamati Porte dei Saperi.
Idea centrale dell’iniziativa è stata la creazione di occasioni di incontro tra giovani con sindrome di Down e persone anziane, per uno scambio intergenerazionale che producesse percorsi e strumenti di conoscenza e crescita reciproca. Lo scambio (che è avvenuto a livello locale, in modalità di uno a uno, ma anche tra singoli e gruppi, tra gruppi, presso domicili privati e sedi aperte al pubblico) è stato realizzato tra anziani e giovani con sindrome di Down che hanno offerto la propria disponibilità a insegnare attività di vita quotidiana, trasmettere saperi e ricevere in cambio ciò che è stato da loro stessi indicato nella Lista dei desideri.
Gli obiettivi sono stati l’acquisizione e il mantenimento da parte di giovani e adulti con sindrome di Down di abilità di autonomia personale e sociale, mentre per le persone anziane lo scopo è stato quello di ricevere servizi che hanno permesso loro di avere un sostegno nello svolgimento di attività quotidiane, con una conseguente maggiore partecipazione sociale.
In particolare, gli scambi più riusciti sono stati quelli in cucina, nell’insegnamento di ricette culinarie, seguiti da piccole commissioni fuori casa e da lavoretti a mano (uncinetto, maglia, piccoli oggetti artigianali).
«Il progetto – ha dichiarato durante la conferenza stampa di Roma Anna Contardi , coordinatrice nazionale dell’AIPD – ha portato a un riconoscimento del valore reciproco, attraverso lo scambio di esperienze e competenze e pur essendo ora arrivato a conclusione, ci sono già sette partenariati formalizzati con Enti e Istituzioni, oltreché moltissime collaborazioni informali con Associazioni e Centri Sociali. Siamo dunque in attesa di risposte per continuare il progetto sul territorio a Belluno, Bari, Campobasso, Mantova, Milazzo-Messina, Potenza, Roma e Termini Imerese».
Sempre alla conferenza stampa conclusiva sono intervenuti anche i protagonisti degli scambi, come Leonardo Ornago, giovane con sindrome Down dell’AIPD della Marca Trevigiana, che ha spiegato: «Sono stato orgoglioso di collaborare in questo Mercato, spero che possa continuare in tutte le città italiane».
Dal canto suo, Giuseppina Petta, giornalista in pensione di Campobasso e “anziana” che ha partecipato allo scambio, ha raccontato: «Rappresento i maestri del lavoro della mia città, non ho avuto perplessità su questa collaborazione, c’è stata grande disponibilità a lavorare sul progetto da parte di tutti noi. All’inizio ero agitata ed emozionatissima, sono stati i ragazzi ad accompagnarmi, mano nella mano, nel loro mondo».
E ancora, Oriana Rondinella, operatrice dell’AIPD di Potenza ha dichiarato: «Abbiamo lavorato su un territorio molto ampio, tra Lauria e la Val d’Agri, facendo partecipare innanzitutto gli anziani più “positivi” come ponte, per farci conoscere da altre persone anziane e come apripista sul territorio».
Infine, Rosanna Biondo di Roma ha avuto come partner nello scambio Andrea Moriconi, il giovane noto per essere stato il facchino nella seconda edizione della fortunata docufiction di Raitre Hotel 6 Stelle: «Gli scambi – ha detto Rosanna – sono stati molto belli e Andrea mi ha insegnato a utilizzare il computer e telefonino. Spero che continueremo a collaborare». Anche secondo Andrea «il Mercato dei Saperi deve continuare», e più in generale ha sottolineato come «tutte le persone con sindrome di Down abbiano diritto a trovare un lavoro».
Da dire in conclusione che il progetto si è dotato di diversi strumenti di lavoro: da un sito internet dedicato, con informazioni sui luoghi in cui è attivo il Mercato dei Saperi, a un database dove in tempo reale si incontrano domanda e offerta, fino a una serie di schede in alta comprensibilità nelle quali sono documentate e diffuse le competenze acquisite (dalle ricette di cucina a come smacchiare il caffè su una maglietta).
Le dodici Porte dei Saperi, infine, si occupano della promozione del progetto, di fare rete, di selezionare e formare i volontari, di organizzare e monitorare gli scambi. Il risultato? Maggiori competenze per tutti, disponibili sul sito con testi e video che testimoniano le attività in tutte le Sezioni dell’AIPD coinvolte. (Marta Rovagna)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com.
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