Sono trascorsi ben quindici anni da quando l’Associazione Jonathan – Insieme per gli altri di Cercola (Napoli), unitamente ai volontari della Cooperativa Umanista Mazra e alla ONLUS partenopea Senza Barriere, ha chiesto all’Amministrazione Comunale cercolese, in persona del sindaco, di stanziare i tanto sospirati soldi per la realizzazione del Centro Diurno per Disabili. In risposta solo dinieghi, rifiuti, continue “smaterializzazioni”.
E tuttavia, nella lunga attesa, i rappresentanti delle organizzazioni volontarie non hanno mai mollato, anzi hanno continuato a prendersi cura, a proprie spese, delle persone con disabilità che quotidianamente si rivolgevano ai loro uffici per ottenere aiuto e assistenza.
Finalmente – dopo tre lustri – l’organo centrale ha deciso di stanziare i tanto sudati fondi. Purtroppo, però, questo non sembra porre rimedio alla problematica situazione. Dei 68.000 euro necessari per la realizzazione del progetto, infatti, solo 58.000 sono disponibili. Gli altri sembra non voglia versarli nessuno.
Intanto, nello sconcerto generale, il sindaco di Cercola Pasquale Tammaro torna ad eclissarsi, mentre i termini per la presentazione del documento scorrono inesorabili. Risultato? Le carte non vengono presentate e i parenti dei disabili coinvolti iniziano un’aspra battaglia contro il primo cittadino e contro la sua giunta.
La svolta qualche settimana fa, dopo il risveglio dal sonno della classe politica cercolese, a seguito di un’aspra conferenza stampa, nella quale le associazioni coinvolte rivendicano la “paternità” del futuro Centro, ponendo in primo piano il lavoro svolto e la lunga esperienza acquisita negli anni.
La conferenza dei capigruppo si spacca, i rappresentanti politici si dividono, il sindaco rimane solo. Alle mamme, paghe solo a metà della vittoria ottenuta, non resta altro che sperare che l’Amministrazione non venga commissariata, costringendo loro e i propri figli ad iniziare tutto daccapo.
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