Ogni giorno le persone con disabilità vivono situazioni di ordinaria e straordinaria discriminazione. Le città piccole e grandi del nostro Paese, i servizi pubblici e quelli privati, la stessa vita sociale sono contraddistinti dalla presenza di barriere comportamentali e ambientali che limitano la libertà delle persone con disabilità. Possono essere barriere molto evidenti – come quelle architettoniche – o ben più celate, come quelle legate al pregiudizio; tutte, però, contribuiscono a impedire una piena vita sociale delle persone con disabilità.
Sono concetti, questi, che fanno parte degli stessi caratteri costitutivi della LEDHA – la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che è la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – e dell’impegno di essa per garantire il rispetto dei diritti delle persone con disabilità. «Per questo – come spiega Alberto Fontana, attuale presidente della LEDHA – Franco Bomprezzi, prima come dirigente e poi come presidente della nostra Federazione, aveva voluto che la nostra attività di tutela legale fosse sempre più orientata a contrastare le discriminazioni che le persone con disabilità vivono ogni giorno. È stata quindi una scelta quasi conseguente intitolare a lui il nuovo Centro Antidiscriminazione».
Il Centro Antidiscriminazione “Franco Bomprezzi”, dunque – che si avvale del sostegno della Fondazione Cariplo, della Fondazione Telethon, dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi laterale Amiotrofica) e dello Studio Legale Internazionale Linklaters, e il cui nome non può che essere particolarmente gradito a un giornale come il nostro, di cui Franco Bomprezzi è stato direttore responsabile fino alla sua morte, nel dicembre dello scorso anno – è stato inaugurato a Milano e d’ora in poi offrirà ascolto, informazione e consulenza alle persone con disabilità vittime di discriminazioni, presa in carico stragiudiziale per contrastare le situazioni di discriminazione fondate sulla disabilità, oltreché sostegno a ricorsi antidiscriminatori, che potranno coinvolgere direttamente la stessa LEDHA.
«Uno dei capisaldi della nostra attività – ha dichiarato durante la cerimonia inaugurale Arnoldo Mosca Mondadori, consigliere della Fondazione Cariplo – è garantire il benessere e la dignità della persona. È perciò importante, per noi, essere presenti a questo appuntamento, dal momento che il Centro Antidiscriminazione rispecchia pienamente la nostra mission, dando alle persone con disabilità gli strumenti necessari per veder riconosciuti i propri diritti».
«Franco Bomprezzi – ha sottolineato dal canto suo Luca di Montezemolo, presidente della Fondazione Telethon – è stato e sarà sempre una parte importante della nostra famiglia. Ne ricordo in particolare l’instancabile tenacia nello spronare tutti noi a dare il massimo per realizzare la costruzione di un mondo nel quale tutti, senza distinzione, abbiano la concreta possibilità di accedere a una vita dignitosa e piena. Per questo sono convinto che il Centro Antidiscriminazione non potrebbe nascere sotto auspici migliori».
«Siamo felici di avere contribuito alla realizzazione di questo progetto – ha aggiunto Massimo Mauro, presidente dell’AISLA, Associazione aderente alla FISH – e siamo orgogliosi di collaborare da tanti anni con la LEDHA. La nostra esperienza di volontari, che ci vede impegnati in tutta Italia nel sostegno di circa duemila persone con la sclerosi laterale amiotrofica, ci ha fatto capire che iniziative come questa sono fondamentali per dare voce a tanti malati e alle loro famiglie che oggi faticano a vedere riconosciuti i loro diritti».
«Questo Centro – hanno concluso i rappresentanti dello Studio Linklaters – si inserisce all’interno di un percorso che ci ha visti impegnati a supportare la LEDHA nella lotta alla discriminazione nei confronti delle persone con disabilità e nella divulgazione degli strumenti di tutela giuridica esistenti per contrastare queste discriminazioni. Siamo lieti che tale percorso sia oggi giunto alla fondazione del Centro che, ne siamo sicuri, diventerà un punto di riferimento e di supporto per le persone con disabilità».
Come abbiamo infine riferito nei giorni scorsi, la giornata di inaugurazione del nuovo Centro è stata anche l’occasione propizia, per la LEDHA, per presentare da una parte i primi risultati della campagna Voglio andare a scuola, motivata dal rischio concreto che in Lombardia – così come in altre Regioni – vengano a mancare i servizi di assistenza alla comunicazione, assistenza educativa e trasporto, competenze che prima erano delle Province. «Abbiamo ricevuto – ha ricordato in tal senso Giovanni Merlo, direttore della LEDHA – un centinaio di segnalazioni da parte di famiglie che hanno presentato alle Province e alla Città Metropolitana di Milano la nostra lettera/diffida, per chiedere l’attivazione dei servizi. Purtroppo, però, non ci sono state finora risposte dalle Istituzioni, fatta eccezione per una recente mozione approvata dal Consiglio Regionale».
Da ultimo, ma non certo ultimo, durante l’incontro è stata anche rilanciata la campagna denominata Vogliamo pagare il giusto, lanciata dalla LEDHA nel 2006, con l’obiettivo di fare in modo che le richieste di partecipazione alla spesa dei servizi nei confronti delle persone con disabilità siano ispirate a criteri di equità e ragionevolezza. Una questione, oggi, quanto mai attuale e “calda”, dopo l’entrata in vigore del “nuovo ISEE” (Indicatore della Situazione Economica equivalente), a seguito del Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM) 159/13, con le varie Amministrazioni Comunali che proprio in queste settimane sono impegnate a stendere i nuovi regolamenti, che determineranno appunto le quote di compartecipazione alla spesa per l’accesso ai servizi. (S.B.)
Per contattare il nuovo Centro Antidiscriminazione “Franco Bomprezzi”, è possibile prenotare un appuntamento telefonando allo 02 6570425 oppure inviare un messaggio all’indirizzo antidiscriminazione@ledha.it. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it.
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