Oltre le barriere, più o meno visibili

di Sandro Montanari*
«Non sono solo le barriere architettoniche - scrive Sandro Montanari, uno dei promotori del progetto e del libro “Oltre le barriere” - ad ostacolare la piena partecipazione alla vita sociale. La disabilità è una condizione che risente significativamente dell’influenza del contesto di appartenenza, contesto che include anche aspetti poco percepibili e misurabili, ma non per questo meno importanti»

Persona con disabilità che lavora al computerSpesso la disabilità viene attribuita esclusivamente ai limiti e alle peculiari caratteristiche soggettive di una persona. La disabilità, però, è anche l’esito dell’interazione tra la persona portatrice di quella condizione soggettiva e l’ambiente fisico, il contesto mentale, sociale e culturale in cui vive.
Certi pregiudizi e atteggiamenti, certe forme di discriminazione, la carenza di ausili tecnologici o le barriere che rendono difficoltoso l’accesso alle tecnologie della comunicazione o a servizi di sostegno, la stessa mancanza di pari opportunità, e cioè la violazione del principio di uguaglianza di tutti i cittadini, sono solo alcuni esempi di fattori di rischio che in qualche misura impoveriscono la persona di possibilità, alimentando disabilità.
Relazioni umane disfunzionali creano ulteriori sofferenze e a volte devastanti processi di etichetta mento, che vincolano la persona a un ruolo asfittico e limitante, e provocano quella discrasia tra diritti sanciti ed effettività delle tutele.
In questa prospettiva, l’intervento sugli elementi contestuali e relazionali può essere il più efficace. Infatti, non sono solo le barriere architettoniche ad ostacolare la piena partecipazione alla vita sociale. La disabilità è una condizione che risente significativamente dell’influenza del contesto di appartenenza, contesto che include anche aspetti poco percepibili e misurabili, ma non per questo meno importanti.

È da tali considerazioni che è nato il Progetto Oltre le barriere, promosso e condiviso da un nutrito gruppo di volontari, che ha lo scopo di sensibilizzare la comunità, in particolare quella urbana, sul tema della disabilità e della fragilità e di promuovere una maggiore consapevolezza volta a potenziare gli interventi di supporto alle periferie esistenziali, alle situazioni di emarginazione e sofferenza, a favorire processi di inclusione, a creare percorsi di comunicazione tra mondi troppo spesso separati da barriere invisibili, ma dolorose.
Negli anni abbiamo realizzato una serie di attività educative rivolte a bambini e adolescenti, incontri di sensibilizzazione aperti a genitori, cineforum e interviste a famiglie protagoniste di queste storie di amore e di dolore. Sono sorte proficue collaborazioni con figure istituzionali, comprese alcune scuole di vario ordine e grado. Sono state inoltre realizzate alcune occasioni esperienziali, come partite di torball [“calcio con palla sonora”, N.d.R.], giocate nella palestra di un liceo di Roma. E ancora, abbiamo organizzato – tramite la collaborazione di esperti del settore, musicisti e attori – eventi culturali di raccolta fondi.
Tra le ultime iniziative svolte, vi è stata infine la redazione del libro Oltre le barriere. Viaggio nelle periferie esistenziali [Pioda Editore, 2014, N.d.R.], curato da chi scrive e da Girolamo Furio, che, raccogliendo testimonianze e contributi teorici, descrive il nostro modello di intervento.

In questo tragitto abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone come Stefania Leone*, che con affettuosa disponibilità e grande professionalità ci sta aiutando molto nella realizzazione di questo progetto, per comprendere meglio come tutelare i diritti delle persone che vivono situazioni di difficoltà, trasformando quelle relazioni umane disfunzionali, nutrendole di energie positive e arricchendole di colori e calore.

*Stefania Leone è consigliera dell’ADV (Associazione Disabili Visivi), con delega per le Problematiche ITC (Information and Communication Technology) per la stessa ADV e per la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), presso i tavoli del Consiglio Nazionale Utenti, AgCom, Sede Permanente del Segretariato Sociale RAI e Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI. La sua firma è spesso presente in «Superando.it».

PhD, psicoterapeuta, psicologo, giudice onorario della Sezione Minorenni della Corte d’Appello di Roma. La presente riflessione costituisce l’adattamento di una relazione presentata alla due giorni formativa di Roma, intitolata “Diritti umani e Diritti dei bambini: sensibilità, coscienze, strumenti”, organizzata il 26 e 27 maggio dall’INPEF (Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare) (se ne legga anche una nostra presentazione).

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