“Lavoriamo in rete” arriva a Reggio Calabria

È in programma dal 5 al 9 luglio a Reggio Calabria, coinvolgendo quattordici persone con sindrome di Down della Calabria e della Sicilia, una nuova tappa di “Lavoriamo in rete”, il progetto voluto dall’AIPD (Associazione Italiana persone Down), per incrementare il numero dei lavoratori con sindrome di Down, nel Sud d’Italia e nelle Isole, costruendo per loro e con loro un futuro possibile
Magazziniere con sindrome di Down
Una persona con sindrome di Down impegnata nel suo lavoro di magazziniere

Come avevamo già riferito a suo tempo, da un’indagine condotta nel 2013 dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), era emerso che su 1.026 persone con sindrome di Down maggiorenni, presenti nelle proprie quarantatré Sezioni, solo 125 lavoravano tramite un’assunzione a tempo determinato e di quei 125 solo il 12% risiedevano al Sud o nelle Isole.
È proprio partendo dalla cruda realtà di quelle cifre che l’AIPD aveva lanciato all’inizio di quest’anno il progetto denominato Lavoriamo in rete – Percorsi di inserimento lavorativo nei territori del Sud, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, e voluto appunto allo scopo di incrementare il numero dei lavoratori con sindrome di Down, nel Sud d’Italia e nelle Isole, costruendo per loro e con loro un futuro possibile.
Sono esattamente trentotto le persone con sindrome Down coinvolte insieme alle loro famiglie nell’iniziativa, in tredici Sezioni dell’AIPD (Bari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Matera, Milazzo-Messina, Napoli, Oristano, Potenza, Reggio Calabria e Termini Imerese in provincia di Palermo).

Da domenica 5 a giovedì 9 luglio, quattordici di quelle persone saranno protagoniste di una nuova fase del progetto, che si terrà a Reggio Calabria, condotta da Andrea Sinno e Monica Berarducci dell’AIPD Nazionale, cui i giovani parteciperanno insieme a cinque operatori provenienti dalle Sezioni calabresi (Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria) e siciliane (Milazzo e Termini Imerese) dell’Associazione.
«Nel corso del seminario – spiegano dall’AIPD Nazionale – i ragazzi acquisiranno competenze che li aiuteranno a iniziare un percorso lavorativo sul loro territorio. Nel corso dell’orientamento, poi, si parlerà di identità del lavoratore, dei ruoli, dei comportamenti da tenere sul posto di lavoro, di come costruire il proprio curriculum vitae e di come sostenere un colloquio. Gli aspiranti lavoratori faranno anche una visita a un ragazzo con sindrome Down già assunto, occasione concreta per riflettere insieme sulla realtà lavorativa». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com (Marta Rovagna).

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