Cosa chiediamo alla Regione Veneto

Nel corso di un incontro con l’assessore della Regione Veneto ai Servizi Sociali, una delegazione dell’APN (Associazione Paratetraplegici Nordest) ha presentato una sorta di decalogo, «necessario a realizzare anche nella nostra Regione - come ha spiegato Giampiero Licinio, presidente dell’Associazione - gli obiettivi di vita autonoma, dignitosa e partecipativa delle persone con disabilità motoria, in carrozzina e non». E la disponibilità dimostrata dall’esponente regionale potrebbe fare ben sperare
30 luglio 2015, Dolo (Venezia): incontro dell'APN con l'assessore regionale Lanzarin
La delegazione dell’APN (Associazione Paraplegici Nordest) insieme all’assessore del Veneto ai Servizi Sociali Manuela Lanzarin (seconda da destra)

«Abbiamo riscontrato una disponibilità e un’attenzione che potrebbero fare ben sperare le persone con disabilità del Veneto»: così i rappresentanti dell’APN (Associazione Paratetraplegici Nordest) commentano l’incontro avvenuto alla fine di luglio, presso l’Ospedale di Dolo (Venezia), con Manuela Lanzarin, assessore regionale ai Servizi Sociali e con Marina Novello, responsabile regionale per il Settore Handicap.
In tale occasione, l’APN ha sostanzialmente dato seguito alle iniziative promosse nella primavera scorsa, rivolte allora ai vari candidati al Governo Regionale, presentando questa volta all’Assessore competente una sorta di “decalogo” – che proponiamo in calce – con tutte le richieste e le indicazioni «utili a realizzare anche nella nostra Regione – come ha spiegato Giampiero Licinio, presidente dell’Associazione – gli obiettivi di vita autonoma, dignitosa e partecipativa delle persone con disabilità motoria, in carrozzina e non». Una serie di proposte, in linea con le azioni della FAIP – la Federazione delle Associazioni Italiane Paratetraplegici, cui l’APN aderisce – di indirizzo e di non difficile realizzazione, cui l’assessore Lanzarin sembra avere dimostrato particolare interesse.
Quest’ultima infatti, come riferiscono dall’APN, ha dichiarato di «volere approfondire quanto esposto dal presidente Licinio» e ha manifestato l’intenzione «di realizzare al più presto almeno alcune delle proposte avanzate».
Dal canto suo, il Presidente dell’Associazione ha voluto sottolineare anche il peso e l’importanza di altre organizzazioni del Veneto, impegnate per la difesa dei diritti delle persone con disabilità, come, segnatamente, la FISH regionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), presieduta da Flavio Savoldi e il GALM di Verona (Gruppo Animazione Lesionati Midollari), presieduto da Aldo Orlandi. (S.B.)

Ringraziamo per la collaborazione Roberto Zucchi dell’APN.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: giampiero.licinio@gmail.com.

Le richieste dell’APN (Associazione Paraplegici Nordest) alla Regione Veneto
1)
Che adotti una politica unitaria condivisa con le persone con disabilità e le loro famiglie e attuativa della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Legge 18/09).
2) Che tale politica favorisca l’autonomia e le possibilità di vita sociale indipendente.
3) Che sostenga i lavoratori dediti anche alle cure dei loro cari con disabilità, tramite una rete di servizi e forme di conciliazione tra tempi di lavoro e per la famiglia.
4) Che semplifichi e unifichi le procedure prescrittive dei presìdi, ora complesse e diverse perfino all’interno di una stessa ASL.
5) Che promuova la fornitura gratuita di tutti i farmaci per l’iperattività vescicale, in quanto farmaci salvavita per i mielolesi e per tutti i soggetti con vescica neurologica di varia origine.
6) Che promuova l’esenzione dal ticket per i portatori di vesciche neurologiche atipiche (morbo di Parkinson ecc.).
7) Che promuova la distribuzione diretta di presidi e ausili, come già accade per alcune specifiche invalidità.
8) Che coinvolga i rappresentanti delle Associazioni in Tavoli Regionali come il Tavolo Tecnico della Continenza, previsto dalla Delibera di Giunta Regionale 611 del 2014 e di notevole rilevanza per la ricaduta che ha nella quotidianità di molte persone paratetraplegiche. Per questo l’APN si offre di contribuire in modo costruttivo ai lavori del Tavolo stesso, con la partecipazione di propri componenti e/o consulenti.
9) Che crei un Osservatorio Regionale sulla Disabilità sulla falsariga di quello nazionale, sia come fondamentale strumento di monitoraggio della realtà che come tavolo di confronto-indirizzo tra Regione e Associazioni sulle tematiche di intervento e investimento.
10) Che, in questo àmbito, si giunga alla mappatura regionale delle varie patologie, al fine di razionalizzare meglio spese e cure.

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