Migliaia di minori migranti rischiano presto di diventare clandestini

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo una nota elaborata da Terre des Hommes Italia - organizzazione non governativa che si occupa di aiuto diretto all'infanzia in difficoltà nei Paesi in via di sviluppo - che mette pesantemente in discussione il Decreto Sicurezza in via di approvazione al Senato, ravvisandone conseguenze assai pesanti per la tutela dei minori migranti non accompagnati

Bimbo di colore in riva al mareIl Decreto Sicurezza, che prevedibilmente verrà approvato in via definitiva il 14 maggio dal Senato, stringerà le maglie anche per quel che riguarda la tutela dei minori migranti non accompagnati. Terre des Hommes – organizzazione non governativa che si occupa di aiuto diretto all’infanzia in difficoltà nei Paesi in via di sviluppo, senza discriminazioni di ordine politico, etnico o religioso – è allarmata dalle conseguenze che avrà presto questo decreto su migliaia di loro. Infatti, seppure il nostro Stato sia tenuto a offrire protezione e accoglienza ai minori che entrano in Italia in base alla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e agli altri impegni presi in ambito internazionale, il nuovo Decreto renderà automaticamente clandestini la stragrande maggioranza dei minori extracomunitari presenti sul nostro territorio al compimento del diciottesimo anno d’età.

«Finora le esperienze sul campo – dichiara Raffaele Salinari, presidente di Terre des Hommes International – hanno dimostrato che occorre una strategia di accoglienza a lungo termine per poter effettivamente assicurare la protezione dei minori che giungono nel nostro Paese, scappando da violenze, conflitti e povertà. Spesso si tratta di minori di 16-17 anni, quindi vicini alla maggiore età e tutti gli sforzi fatti dalle strutture di accoglienza per il loro inserimento sociale e la loro formazione verranno di fatto vanificati dal ritorno all’interpretazione più restrittiva della Legge Bossi-Fini, che richiedeva un periodo di permanenza di almeno tre anni del minore (di cui due partecipando a un progetto d’integrazione sociale), per poter concedere un permesso di soggiorno dopo i 18 anni. Non solo: nel Decreto si dice che per i neomaggiorenni ci deve necessariamente essere un provvedimento di tutela e/o affidamento. Degli oltre 7.000 minori migranti non accompagnati presenti nel nostro Paese, la stragrande maggioranza di loro sono prossimi alla maggiore età e non hanno questi requisiti, quindi verranno presto trasformati in clandestini senza alcuna possibilità di proseguire il percorso virtuoso intrapreso fin qui».

Infine è anche prevedibile che alla luce di queste nuove norme si abbassi l’età media dei minori migranti non accompagnati, con conseguenti aumenti di costi e problemi per la loro accoglienza e protezione. Considerazioni – queste e le altre – che scaturiscono dalla ricerca sui sistemi di accoglienza dei minori migranti non accompagnati, denominata Minori erranti e redatta da Terre des hommes Italia, insieme al Consorzio Parsec. Tale studio verrà presentato a Roma (Sala Monumentale della Biblioteca Casanatense, Via di sant’Ignazio, 52) il 3 giugno prossimo. (Rossella Panuzzo)

Un appello che mette in discussione il Decreto Sicurezza, sottoscritto dalla Caritas Italiana, insieme a numerose altre associazioni e organismi cattolici, è stato pure ripreso nei giorni scorsi dal nostro sito, registrando anche la piena solidarietà ad esso della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), tramite le dichiarazioni del suo vicepresidente Salvatore Nocera. Se ne legga cliccando qui.
Per ulteriori informazioni sul messaggio di Terre des Hommes: Ufficio Stampa Terre des Hommes Italia, tel. 02 28970418, ufficiostampa@tdhitaly.org.
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