Quando arriva in ospedale chi non può comunicare

È particolarmente interessante l’applicazione per dispositivi mobili iPad, denominata “vi.co Hospital”, che è stata realizzata presso la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone. Essa si pone infatti come un’interfaccia comunicativa tra persone con disturbi dello spettro autistico o con altre patologie psichiatriche o della comunicazione, e il personale medico e infermieristico, gli operatori terapeutici, i familiari e i caregiver, per consentire l’espletamento di esami clinici in un assetto collaborativo
Bimbo con autismo con un tablet
Un bimbo con autismo davanti a un tablet

L’accoglienza in ambiente ospedaliero di persone affette da disturbi dello spettro autistico o da altre patologie psichiatriche o della comunicazione costituisce in molti casi un problema sia per il paziente che per il personale medico e infermieristico, che può trovarsi di fronte a comportamenti imprevisti o a reazioni inaspettate.
Ora è nata l’applicazione (app) per dispositivi mobili iPad, denominata vi.co Hospital – ove vi.co sta per Visual Communication – frutto del lavoro dell’équipe di ricerca della Fondazione bambini e Autismo di Pordenone, che ne ha testato direttamente il funzionamento – ottenendo positivi risultati – con varie persone che ad essa afferiscono.
In sostanza, tale realizzazione si pone come un’interfaccia comunicativa tra persone con disturbi dello spettro autistico o, come detto, con altre patologie psichiatriche o della comunicazione, e il personale medico e infermieristico, gli operatori terapeutici, i familiari e i caregiver (assistenti di cura), per consentire l’espletamento di esami clinici in un assetto collaborativo. In particolare, l’applicazione offre la possibilità di scegliere, a seconda del livello di comprensione, se utilizzare il codice iconico, fotografico o video, per mostrare nel dettaglio alla persona con difficoltà, passo dopo passo, come avvengono le visite, gli esami medici, gli esami strumentali e così via. Seguendo poi i principi della psicologia comportamentista, man mano che procederà con successo nel portare avanti i vari passi procedurali, la persona guadagnerà un “gettone”, corrispondente alla fine ad un premio per la sua collaborazione.
Esistono attualmente due versioni di vi.co Hospital, una delle quali gratuita, ridotta nei contenuti e voluta allo scopo di far capire a cosa serve e come si usa l’applicazione, l’altra a pagamento (11,99 euro), completa, contenente dodici procedure per esami tra le più frequentemente prescritte negli ospedali. In futuro queste ultime verranno integrate gratuitamente con altre, per ulteriori esami. (S.B.)

Per ogni approfondimento, accedere al sito dedicato a vi.co Hospital. Per ulteriori informazioni: relazioniesterne@bambinieautismo.org.

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