Avevano chiesto di passare «dalle parole ai fatti», le tante organizzazioni che aderiscono alla Campagna Regionale delle Marche Trasparenza e diritti, rispetto al rifinanziamento del Fondo Sociale Regionale, manifestando la propria preoccupazione sul fatto che finora gli impegni in tal senso fossero stati solo verbali.
Ora, le dichiarazioni del presidente della Commissione Bilancio Regionale Francesco Giacinti, che non ha messo in discussione il ripristino del Fondo, ma ha anche dichiarato all’Agenzia ANSA che «per coprire i fabbisogni legati al sociale occorrono 14 milioni di euro da stanziare con l’assestamento», provocano ulteriori preoccupazioni alle organizzazioni marchigiane.
«I conti non tornano», si legge infatti in una nuova nota diffusa da Trasparenza e diritti, ove si spiega che «nel bilancio 2015 per i servizi sociali mancavano circa 34 milioni di risorse regionali dei circa 64 complessivi (30 dei quali derivanti da fondi nazionali). I 14 milioni indicati, dunque, cui si aggiungono 1,2 milioni già stanziati, possono essere sufficienti se ai 30 di fondo nazionale del 2014 se ne aggiungono circa 18. Non pare dunque che i 14 milioni di cui parla il Giacinti e che verrebbero stanziati nell’assestamento di bilancio, siano in grado di assicurare ai Comuni le quote di cofinanziamento incassate nel 2014, e sulle quali hanno programmato i bilanci e i servizi nel 2015».
«Gli aumenti dei finanziamenti sociali per il 2015 da parte dello Stato – precisa poi la nota – potranno portare nelle casse regionali qualche milione di euro in più rispetto al 2014 (ricordando, per altro, che la gran parte degli interventi statali hanno destinazione vincolata e che dunque non si tratta di un fondo indistinto); qualche altro milione potrà essere aggiunto dall’aumento delle quote sanitarie in alcuni servizi sociosanitari, ma si rimane comunque molto lontani dalle cifre occorrenti per finanziare gli interventi erogati dai Comuni nel 2105».
Secondo Trasparenza e diritti, pertanto, «le cifre indicate non sono purtroppo rassicuranti e confermano «le nostre grandi preoccupazioni. Se si vogliono infatti coprire davvero i bisogni sociali, ed evitare tagli da parte dei Comuni negli ultimi mesi dell’anno, la cifra indicata deve subire un consistente aumento». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti. trasparenzaediritti@gmail.com.
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