Sono ormai alcuni anni che l’Associazione Volontari per la Sclerosi Multipla di Trieste ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione sulle tematiche della disabilità e di promozione e sviluppo del volontariato giovanile.
Risale infatti al 2012 la realizzazione del Progetto I giovani incontrano la disabilità, che ha portato tra l’altro alla pubblicazione (in italiano, inglese e sloveno) del libriccino Disability. Successivamente, nell’anno scolastico 2013-2014, vi è stata una ricerca nelle scuole del Friuli Venezia Giulia, attuata mediante la distribuzione di un questionario, per valutare la conoscenza e la percezione della disabilità da parte dei giovani delle scuole medie inferiori e superiori. I risultati di tale indagine sono confluiti nella pubblicazione I giovani incontrano la disabilità e presentati in un convegno di restituzione, svoltosi circa un anno fa.
«Tali esperienze – spiegano dall’Associazione – hanno confermato la nostra convinzione che i bambini e i ragazzi siano un importante veicolo di cambiamento culturale e sociale e che sia fondamentale agire precocemente (a livello di scuola primaria), per favorire la maturazione di una diversa sensibilità individuale e sociale, strettamente connessa al superamento degli atteggiamenti di chiusura e di non accettazione. In tal senso, vogliamo confermare e affermare la dimensione inclusiva della scuola, che si concretizza soprattutto nel ruolo ad essa istituzionalmente affidato, di soggetto deputato allo sviluppo delle abilità e alla modifica degli atteggiamenti».
Oggi arriva dunque a compimento il terzo passaggio di questo percorso, con il Progetto I bambini disegnano la disabilità, presentato all’inizio dell’anno scolastico 2014-2015 agli insegnanti delle classi elementari della Scuola Italo Svevo, che hanno aderito con entusiasmo. Tale iniziativa è stata realizzata con il contributo del Centro Servizi Volontariato del Friuli Venezia Giulia e con le risorse messe a disposizione dalla stessa Associazione Volontari per la Sclerosi Multipla.
«L’obiettivo – sottolineano da quest’ultima – era quello di allargare ai bambini delle elementari (6-10 anni) le tematiche già proposte nelle scuole superiori, utilizzando uno strumento di verifica adeguato all’età, il disegno. Il tema delle disabilità è stato quindi affrontato con un linguaggio semplice, idoneo a bambini così piccoli, e soprattutto tramite uno strumento creato ad hoc, il format La disabilità raccontata ai bambini, che con immagini nel tipico stile dei cartoni animati, chiarisce con leggerezza il significato di disabilità. È stato chiesto inoltre ai bimbi di disegnare a loro volta la disabilità e il contenuto delle loro creazioni – analizzate e commentate da un neuropsichiatra infantile e da un neuropsicologo – è stato riportato e discusso alla presenza di insegnanti e alunni».
Quei disegni, dunque, saranno esposti nella scuola dove sono nati e una selezione di essi è stata pubblicata nel sito del Concorso Internazionale ONU #DrawDisability, oltre a partecipare anche alla votazione pubblica per poter essere esibita alla Settantesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite. È inoltre in fase di realizzazione un elaborato finale sotto forma di pubblicazione, con le foto dei disegni realizzati dai bimbi.
«Visto che l’esperienza è stata considerata estremamente positiva e utile da parte di insegnanti e genitori – dichiarano dalla ONLUS promotrice – i quali ne auspicano anzi la prosecuzione anche in futuro, intendiamo dare la massima diffusione alla stessa attraverso l’organizzazione di alcuni eventi di restituzione alla Cittadinanza». Il riferimento è segnatamente al convegno in programma per giovedì 29 ottobre, presso la Sala Costantinides del Civico Museo Sartorio di Trieste (ore 9-12.30), ma anche alla mostra di disegni dei bambini, avviata in occasione del convegno stesso, e successivamente itinerante in varie sedi del Friuli Venezia Giulia.
All’incontro del 29 ottobre parteciperanno Anna Illy, presidente dell’Associazione Volontari per la Sclerosi Multipla, Elisa Mattaloni, neuropsicologa, Antonella Zadini, neuropsichiatra infantile e coordinatrice del Progetto I bambini disegnano la disabilità, Marina Reppini, dirigente della Scuola Italo Svevo, Laura Famulari e Antonella Grim, assessori del Comune di Trieste, rispettivamente alle Politiche Sociali e all’Educazione e Pierpaolo Gregori, rappresentante dei genitori. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: volontarism@yahoo.it.
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