Abbadia Lariana: la risposta del sindaco

Parole chiare e decise, quelle del sindaco di Abbadia Lariana, nel condannare l'episodio di violazione dei diritti umani, verificatosi il 25 settembre nei confronti di alcune persone con disabilità, da parte del locale Park Hotel. Ma forse da sole non bastano

Un'immagine di Abbadia LarianaAbbiamo dato ampio spazio alla recente vicenda di Abbadia Lariana (Lecco), dove i titolari del locale Park Hotel si sono resi protagonisti di una serie di insulti ad alcuni ragazzi con disabilità, cacciandoli successivamente dall’albergo, assieme ai loro educatori. Fatto “scatenante”: la crisi di vomito di una delle persone con disabilità.

Dopo la denuncia del fatto da parte del Consiglio Nazionale sulla Disabilità (CND), da noi ripresa, e la lettera aperta al sindaco della città Rocco Cardamone, è arrivata la risposta di quest’ultimo, diretta proprio alla presidente del CND, Luisella Bosisio Fazzi.

Il sindaco di Abbadia Lariana dichiara tra l’altro: «Considero quanto si è verificato assurdo e deprecabile per la mancanza di sensibilità e per l’inadeguatezza culturale [grassetti nostri, N.d.R.] dimostrate nell’affrontare un piccolo episodio che, con le dovute maniere, poteva essere gestito diversamente. Arrivare al punto di abbandonare l’hotel o esserne cacciati è un fatto che mi mortifica come uomo e come primo cittadino di questa comunità che non merita di essere associata all’accaduto».

Parole chiare, seguite dalla solidarietà e dall’augurio «che i ragazzi e i loro accompagnatori possano tornare ad Abbadia Lariana per trascorrere i loro soggiorni e godere delle nostre bellezze naturali».

Per il momento è tutto. Un segnale certamente positivo, ma che da solo probabilmente non basta. Riterremmo infatti opportuno che si seguisse anche l’indicazione data al sindaco di Abbadia Lariana dalla presidente del Consiglio Nazionale sulla Disabilità di «aprire un dibattito pubblico aperto a tutte le parti sociali e civili, alla presenza di tutti i vostri figli (futuro della vostra comunità), per confermare tra voi e con il resto del Paese che la vostra è una città accogliente, dove non esistono discriminazioni, dove ogni cittadino si sente cittadino indipendentemente dalla sua condizione».
Un’indicazione certamente valida anche per molte altre località del nostro Paese.
(Stefano Borgato)

Share the Post: