Il 15% dei cittadini europei ritiene di avere subito discriminazioni ed è anche per questo motivo che la Commissione Europea ha indetto per il sesto anno consecutivo il suo concorso giornalistico denominato Sì alle diversità. No alle discriminazioni (For Diversity. Against Discrimination).
«La discriminazione – ha affermato Vladimír Špidla, commissario europeo responsabile per le Pari Opportunità – rappresenta uno spreco di talenti e la negazione dei diritti fondamentali. Non è questo il momento per rallentare i nostri sforzi volti a combattere questa piaga. Al contrario, abbiamo bisogno di tutte le nostre risorse umane per superare la crisi e far ripartire l’economia europea. Questo concorso, che giunge alla sua sesta edizione, contribuisce all’opera di sensibilizzazione sui diritti delle persone alla parità di trattamento, oltre a costituire un riconoscimento dei talenti giornalistici in Europa».
L’iniziativa – una delle tante avviate in ambito comunitario per promuovere un cambiamento di atteggiamenti e di comportamenti che portino a sradicare la discriminazione in ogni sua forma – è aperta ai giornalisti dell’Unione Europea che, con la loro attività, facciano meglio comprendere i vantaggi della diversità e l’importanza di lottare contro le discriminazioni. Ciò rientra nella campagna di comunicazione della Commissione Europea denominata anch’essa Sì alle diversità. No alle discriminazioni, che promuove la diversità e una migliore informazione sul diritto a non essere discriminati in tutta Europa.
Il premio è organizzato in collaborazione con l’Associazione dei Giornalisti Europei – la European Youth Press – e il Centro Europeo di Giornalismo. Nel 2008 i vincitori ex aequo sono stati due giornalisti rispettivamente della testata francese «Le Monde» e del quotidiano danese «Jyllands-Posten». Il recente studio europeo su Media e Diversità ha menzionato il premio giornalistico quale esempio di buona pratica che dimostra la forza che hanno gli incentivi provenienti dagli organismi decisionali in forma di iniziative corredate dei necessari finanziamenti.
Al concorso possono partecipare articoli pubblicati nell’Unione Europea tra il 30 novembre 2008 e il 31 agosto 2009 – che è anche il termine ultimo per l’iscrizione – sulla stampa scritta oppure on line. Concluso il periodo di iscrizione, in tutti e ventisette gli Stati Membri si riuniranno le giurie nazionali per selezionare gli articoli vincenti. Una giuria europea sceglierà poi, tra i ventisette vincitori nazionali, i tre articoli migliori, proclamando i vincitori del Premio Giornalistico Europeo (4.500 euro al primo classificato, 3.000 al secondo e 2.000 al terzo).
Come negli anni precedenti verrà assegnato anche un Premio Speciale, che per questa edizione – in vista del 2010, proclamato Anno Europeo della Lotta alla Povertà e all’Esclusione Sociale – andrà ad articoli riguardanti la discriminazione e la povertà. Per poter aspirare a quest’ultimo riconoscimento i testi dovranno essere imperniati sugli effetti delle discriminazioni fondate sulla razza o l’origine etnica, la religione o le credenze personali, la disabilità, l’età o le tendenze sessuali che finiscono poi per portare alla povertà oppure sulla correlazione tra povertà e discriminazione (2.500 euro è l’importo del Premio Speciale).
*Inviata in Europa del CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità). Testo già apparso nel sito dello stesso CND, con il titolo Le parole creano consapevolezza: concorso giornalistico Ue su discriminazione e diversità e qui ripreso per gentile concessione.
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