24 ore di cammino, per cambiare lo sguardo sulla disabilità

Si rimettono in marcia Anna Rastello ed Enrica Cremonesi, già protagoniste negli anni scorsi del “Cammino di Marcella”, e da oggi a domani, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, cammineranno a Torino per 24 ore - iniziativa che presto verrà riproposta in altre città - per condividere idee e possibili soluzioni sull’identità, la diversità e la disabilità
"Il Cammino di Marcella", 2011
Un’immagine del “Cammino di Marcella”, promosso nel 2011 tra Italia e Francia

Che cos’era stato nel 2011 Il Cammino di Marcella? Una camminata-evento di cinquantatré tappe promossa, come avevamo riferito a suo tempo, da Anna Rastello, mamma di Marcella, giovane donna con disabilità motoria, 1.600 chilometri a piedi tra Italia e Francia, per parlare con amministratori, rappresentanti di associazioni, cittadini comuni e persone con disabilità, allo scopo di cambiare lo sguardo sulla disabilità. Il tutto era stato poi raccontato nell’omonimo libro, allo scopo di dare visibilità a tutte quelle persone con disabilità che hanno saputo superare l’handicap, dedicando la loro vita allo sport o ad attività artistiche.
Sulla falsariga di quell’esperienza, era arrivato poi lo scorso anno il Viaggio alla ricerca di identità, condotto ancora insieme all’amica Enrica Cremonesi, iniziativa centrata su sette giorni di camminate lunghe 24 ore, in altrettanti capoluoghi di Regione del Nord Italia, da Torino a Trieste, da Venezia a Trento, da Milano a Genova, fino alla conclusione ad Aosta.
Ora Anna ed Enrica stanno per riprendere a camminare, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre, e lo faranno già oggi, 2 dicembre, dalle 18 alle 18 di domani, 3 dicembre, dando vita a Torino a un’iniziativa curata dalle Associazioni La Locanda delle Idee e Glocandia. Tante altre “camminate”, poi, sono in preparazione in giro per l’Italia a partire dal mese di febbraio del nuovo anno.

«Perché 24 ore? Perché alla diversità non si può mai rinunciare – spiegano Anna ed Enrica – essendo un fardello da cui non è possibile liberarsi nemmeno per qualche minuto al giorno. Perché il tempo è una grande ricchezza egualmente distribuita, e dovremmo saperla utilizzare al meglio. Perché chiunque si possa unire al cammino, anche soltanto per pochi chilometri, per donare pensieri, aneddoti e buone pratiche, possibili soluzioni che rendano la nostra società più leggera e più accogliente. Tutto quanto raccolto, poi, verrà pubblicato nel nostro sito, per creare rete e miscelare le idee».
«24 ore consecutive di cammino – aggiungono – non per fare un record di percorrenza, bensì per realizzare un grande brain storming [“confronto di idee”, N.d.R.] sull’identità e sui diritti dell’uomo, coinvolgendo anche tante persone incontrate casualmente. Infatti, a tutti coloro che incroceranno i camminanti verrà chiesta in dono una suggestione personale sull’identità. Inoltre saranno previsti brevi incontri con scolaresche e associazioni e l’iniziativa terminerà con un incontro pubblico, in cui condividere l’esperienza e le suggestioni del Cammino di Marcella».
«Possibilmente – concludono – sceglieremo itinerari ciclopedonali, a partire dal centro delle città, poiché la vera rivoluzione è camminare nel quotidiano, nei luoghi in cui viviamo».

E allora “buon cammino” perché «la cosa più pericolosa nella vita – frase-simbolo dell’iniziativa – è restare immobili, mentre la condivisione del cammino ci aiuta ad approfondire i nostri ragionamenti e a vedere nuove soluzioni». (S.B.)

Il Cammino di Marcella 24h/24 può essere seguito nel sito dedicato. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: annamaria.rastello@fastwebnet.it; annacammino@gmail.com.

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