Lo avevamo anticipato verso la fine di luglio, in occasione delle celebrazioni per il 19° Anniversario dell’approvazione dell’American with Disabilities Act – ADA del 1990, l’importante legge quadro statunitense sui diritti civili, in particolare sulla disabilità, che proibisce le discriminazioni sulla base di quest’ultima. E dopo pochi giorni effettivamente è successo quanto preannunciato dallo stesso presidente Barack Obama. Adesso, dunque, anche gli Stati Uniti rientrano ufficialmente tra i Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
La firma della Convenzione – che ricordiamo non va confusa con la sua ratifica – rappresenta comunque un significativo cambio di tendenza per un Paese come gli Stati Uniti, dove in passato alcune amministrazioni avevano scelto di non ratificare precedenti Convenzioni sui diritti umani, una su tutte la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989 a New York ed entrata in vigore l’anno successivo.
«La nostra Nazione – aveva dichiarato Obama nel suo discorso per l’Anniversario dell’ADA – è ancora una volta pronta a fare la storia per le persone con disabilità. E io sono orgoglioso di annunciare che gli Stati Uniti firmeranno la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 a New York. La Convenzione è il primo trattato sui diritti umani del 21° secolo adottato dalle Nazioni Unite e rappresenta un cambio di paradigma nella tutela dei diritti umani di 650 milioni di persone con disabilità nel mondo. E’ quindi con orgoglio che ci uniamo alla comunità internazionale nell’impegno a far progredire ulteriormente i diritti delle persone con disabilità».
Ed è stata Susan Rice, rappresentante permanente degli Stati Uniti all’ONU, a sottoscrivere presso il quartier generale di quest’ultimo, a New York, l’importante trattato internazionale per conto del presidente Obama e della sua amministrazione. «Il nostro lavoro non sarà completo – ha affermato Rice dopo la firma – fino a quando non ci sarà una garanzia solida di dignità, crescita e indipendenza per tutte le persone con disabilità nel mondo. Facciamo in modo, quindi, che l’odierna sottoscrizione del trattato sia una continua fonte di ispirazione e motivazione per tutti noi, nella battaglia condivisa per abbattere tutte le barriere».
«Il presidente Obama aveva preso l’impegno di firmare la Convenzione durante la campagna elettorale – aveva spiegato Marca Bristo, presidente del Consiglio Internazionale sulle Disabilità degli Stati Uniti (USICD), sempre in occasione delle celebrazioni per l’ADA – e noi applaudiamo la condotta che egli sta tenendo. Questo trattato è positivo per l’America, è positivo per le persone con disabilità ed è positivo per il mondo intero. Firmandolo, quindi, gli Stati Uniti riaffermano con forza il loro impegno per i diritti umani di tutte le persone e mettono noi, persone con disabilità, in condizione di dare al meglio il nostro contributo di esperienza, a livello globale».
«Gli americani hanno ripetutamente affermato l’importanza di tutelare i diritti umani e la dignità di ogni membro di questo grande Paese – aveva concluso a fine luglio Obama -. Attraverso le misure e le iniziative che abbiamo intrapreso continueremo a lavorare basandoci sull’ADA e a dimostrare il nostro crescente impegno nella promozione, la tutela e la garanzia del pieno godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità». (C.N.)
Ad oggi, 18 agosto 2009, sono esattamente 64 i Paesi che appaiono nell’elenco ufficiale prodotto dall’ONU, come ratificatori della Convenzione, ed esattamente i seguenti (in ordine cronologico, pubblicando la data che risulta dal portale dell’ONU):
– Giamaica (30 marzo 2007) – Ungheria (20 luglio 2007) – Panama (7 agosto 2007) – Croazia (15 agosto 2007) – Cuba (6 settembre 2007) – Gabon (1° ottobre 2007) – India (1° ottobre 2007) – Bangladesh (30 novembre 2007) – Sudafrica (30 novembre 2007) – Spagna (3 dicembre 2007) – Namibia (4 dicembre 2007) – Nicaragua (7 dicembre 2007) – El Salvador (14 dicembre 2007) – Messico (17 dicembre 2007) – Perù (30 gennaio 2008) – Guinea (8 febbraio 2008) – San Marino (22 febbraio 2008) – Giordania (31 marzo 2008) – Tunisia (2 aprile 2008) – Ecuador (3 aprile 2008) – Mali (7 aprile 2008) – Egitto (14 aprile 2008) – Honduras (14 aprile 2008) – Filippine (15 aprile 2008) – Slovenia (24 aprile 2008) – Qatar (13 maggio 2008) – Kenya (19 maggio 2008) – Arabia Saudita (24 giugno 2008) – Niger (24 giugno 2008) – Australia (17 luglio 2008) – Thailandia (29 luglio 2008) – Cile (29 luglio 2008) – Brasile (1° agosto 2008) – Cina (1° agosto 2008) – Argentina (2 settembre 2008) – Paraguay (3 settembre 2008) – Turkmenistan (4 settembre 2008) – Nuova Zelanda (25 settembre 2008) – Uganda (25 settembre 2008) – Austria (26 settembre 2008) – Costarica (1° ottobre 2008) – Vanuatu (23 ottobre 2008) – Lesotho (2 dicembre 2008) – Corea del Sud (11 dicembre 2008) – Ruanda (15 dicembre 2008) – Svezia (15 dicembre 2008) – Oman (6 gennaio 2009) – Azerbaijan (28 gennaio 2009) – Uruguay (11 febbraio 2009) – Germania (24 febbraio 2009) – Yemen (26 marzo 2009) – Guatemala (7 aprile 2009) – Marocco (8 aprile 2009) – Sudan (24 aprile 2009) – Isole Cook (8 maggio 2009) – Mongolia (13 maggio 2009) – Italia (15 maggio 2009) – Gran Bretagna (8 giugno 2009) – Belgio (2 luglio 2009) – Repubblica Araba di Siria (10 luglio 2009) – Haiti (23 luglio 2009) – Burkina Faso (23 luglio 2009) – Danimarca (24 luglio 2009) – Serbia (31 luglio 2009).
Per quanto riguarda invece il Protocollo Opzionale alla Convenzione (testo che consentirà al Comitato sui Diritti Umani delle Persone con Disabilità di ricevere anche ricorsi individuali – di singoli o di gruppi di individui – e di avviare eventuali procedure d’inchiesta), a ratificarlo sono stati finora i seguenti 42 Paesi:
– Ungheria (20 luglio 2007) – Panama (7 agosto 2007) – Croazia (15 agosto 2007) – Sudafrica (30 novembre 2007) – Spagna (3 dicembre 2007) – Namibia (4 dicembre 2007) – El Salvador (14 dicembre 2007) – Messico (17 dicembre 2007) – Perù (30 gennaio 2008) – Guinea (8 febbraio 2008) – San Marino (22 febbraio 2008) – Tunisia (2 aprile 2008) – Ecuador (3 aprile 2008) – Mali (7 aprile 2008) – Slovenia (24 aprile 2008) – Bangladesh (12 maggio 2008) – Arabia Saudita (24 giugno 2008) – Niger (24 giugno 2008) – Cile (29 luglio 2008) – Brasile (1° agosto 2008) – Argentina (2 settembre 2008) – Paraguay (3 settembre 2008) – Uganda (25 settembre 2008) – Austria (26 settembre 2008) – Costarica (1° ottobre 2008) – Ruanda (15 dicembre 2008) – Svezia (15 dicembre 2008) – Azerbaijan (28 gennaio 2009) – Germania (24 febbraio 2009) – Yemen (26 marzo 2009) – Guatemala (7 aprile 2009) – Marocco (8 aprile 2009) – Sudan (24 aprile 2009) – Isole Cook (8 maggio 2009) – Mongolia (13 maggio 2009) – Italia (15 maggio 2009) – Belgio (2 luglio 2009) – Repubblica Araba di Siria (10 luglio 2009) – Haiti (23 luglio 2009) – Burkina Faso (23 luglio 2009) – Serbia (31 luglio 2009) – Gran Bretagna (7 agosto 2009).
Per ogni ulteriore approfondimento rimandiamo al portale delle Nazioni Unite ed esattamente allo spazio di esso dedicato alla disabilità, raggiungibile cliccando qui.