Louis Braille e i suoi epigoni

Conoscere l’opera di Louis Braille e comprendere l’importanza del sistema di lettura e scrittura da lui inventato, anche alla luce dell’evoluzione delle nuove tecnologie: si partirà da questo, il 18 febbraio a Roma, durante l’evento-mostra organizzato dall’UICI di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), insieme all’Associazione di Volontariato Museum e ai Musei Capitolini, in occasione della Giornata Nazionale del Braille

Lettura in braille«Un incontro per conoscere l’opera di Louis Braille, teorico e pratico, ideatore del sistema di scrittura in rilievo; una riflessione sull’evoluzione nel tempo alla luce delle nuove tecnologie, per comprendere l’importanza di questo linguaggio, strumento prezioso per conquistare la propria autonomia nella lettura e nella scrittura e permettere l’accesso alla cultura delle persone prive della vista, oltreché forte impulso all’apprendimento dell’esplorazione tattile degli oggetti e dello spazio, fino alla sua evoluzione ultima a vantaggio della percezione dell’arte figurativa (scultura e pittura) e della produzione di opere da parte di artisti non vedenti»: viene presentato così, dall’UICI di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), l’evento-mostra denominato Louis Braille e i suoi epigoni. Dal buio… alla luce della cultura, organizzato dalla stessa UICI di Roma, in collaborazione con l’Associazione di Volontariato Museum e con i Musei Capitolini di Roma, in occasione della Giornata Nazionale del Braille del prossimo 21 febbraio.

Ad aprire l’evento, dunque, sarà il convegno di giovedì 18 febbraio, presso la Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini (ore 9.30), moderato da Giuliano Frittelli dell’UICI di Roma, aperto da Claudio Parisi Presicce, sovrintendente capitolino e introdotto da Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI.
Interverranno poi Nando Maurelli dell’UICI di Roma (Louis Braille: colui che ha consentito ai ciechi di leggere e scrivere in autonomia, aprendo loro il mondo della cultura e dell’esplorazione tattile); Giuseppina Simili dell’Associazione di Volontariato Museum (Il braille, l’esplorazione tattile e la percezione dell’arte figurativa da parte di chi non vede); Luciano Domenicali dell’UICI di Roma (Il braille concretamente: sviluppi e conseguenze di una grande idea); Isabella Serafini dei Servizi Educativi e Didattici dei Musei Capitolini (I Musei Capitolini per tutti: un percorso in continua evoluzione).
«Il convegno si svolgerà giovedì 18 – spiegano dall’UICI di Roma – e non domenica 21, giorno in cui cadrà la vera e propria ricorrenza dedicata a Braille, con l’intento di favorire anche la partecipazione delle scuole, per far conoscere il più capillarmente possibile le realtà e le potenzialità delle persone prive della vista».

A seguire, e già dalla mattinata di giovedì 18, fino a domenica 21, sarà possibile visitare una mostra di strumentazioni legate al sistema braille e di sculture realizzate dalle artiste non vedenti del Gruppo “Mano sapiens, nell’Area Espositiva del Tempio di Giove (presso l’Esedra di Marco Aurelio), mentre sarà altresì visitabile – e diventerà poi permanente nella Pinacoteca dei Musei Capitolini – un percorso tattile con riproduzione su leggii di opere realizzate da artisti quali Caravaggio, Garofalo e Rubens. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Luciano Domenicali (domenicali@alice.it).

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