«Le Associazioni americane e inglesi per la tutela delle persone ipoudenti sono letteralmente sul piede di guerra e anche noi abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa di raccolta firme volta a fare pressione sulla Commissione Federale della Comunicazione (FCC) degli Stati Uniti, affinché rigetti quella richiesta di Apple e Samsung, promossa in accordo con i produttori di protesi acustiche e impianti cocleari».
A dichiararlo è Liliana Cardone, presidente dell’ALI (Associazione Ligure Ipoudenti), spiegando come la Società Apple abbia appunto richiesto alla Commissione FCC l’autorizzazione a rimuovere dai propri iPhone la tecnologia Bobina, per favorire diversi sistemi wireless personali, quali i Bluetooth e altri che rispetto a Bobina sono più costosi per le persone ipoudenti. «E tuttavia – spiega Cardone – proprio il regolamento in materia prodotto negli Stati Uniti dalla Commissione FCC ha stabilito che le varie tecnologie debbano essere accessibili a tutte le persone con disabilità e che nello specifico delle persone ipoudenti, gli smarthphone, i telefoni e gli altri sistemi di comunicazione siano dotati di Bobina e anche schermati. Se invece la richiesta di Apple verrà accolta, accadrà che i produttori di protesi acustiche potranno togliere le bobine per telefono dai nostri preziosi strumenti di ascolto, compresi gli impianti cocleari. Per questo abbiamo sottoscritto quella petizione e invitiamo tutti a farlo».
All’iniziativa, va segnalato, ha aderito anche l’APIC (Associazione Portatori di Impianto Cocleare). (S.B.)
Segnaliamo il link della petizione cui si fa riferimento nella presente nota. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: assoligure.ipoudenti@libero.it.
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