Si conclude il percorso dell’Autoconvocazione del Volontariato

Lanciato alla fine del 2014, per restituire dignità al volontariato, di fronte a un Disegno di Legge di Riforma che il volontariato stesso non sembrava affatto voler valorizzare, conclude il proprio percorso l’Autoconvocazione del Volontariato Italiano, dopo l’approvazione al Senato di un testo di Riforma decisamente migliore. Lo dichiara il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, pur ribadendo che proseguirà «l’impegno del Forum nell’affermare che il volontariato è una realtà con una propria identità, autonomia e ruolo politico, degni di riconoscimento»
Maggio 2015, Pietro Barbieri, Emma Cavallaro, Stefano Tabò ed Enzo Costa
L’incontro che nel maggio dello scorso anno segnò l’avvio del percorso di Autoconvocazione del Volontariato Italiano. Da sinistra: Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Emma Cavallaro, presidente della ConVol (Conferenza Permanente delle Associazioni Federazioni e Reti di Volontariato), Stefano Tabò, presidente di CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) ed Enzo Costa, coordinatore della Consulta del Volontariato presso il Forum Nazionale del Terzo Settore

Lanciato alla fine del 2014 e avviato concretamente nella primavera dello scorso anno, come avevamo di volta in volta riferito, ha concluso il proprio percorso l’Autoconvocazione del Volontariato italiano. Lo si legge in una nota di Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, organismo cui aderisce anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). «Si tratta di una decisione – dichiara infatti Barbieri – che riteniamo di dover assumere, essendo venuta meno, nel corso di questo periodo, e con la recente approvazione al Senato del Disegno di Legge di Riforma del Terzo Settore al Senato, la motivazione principale che ci aveva spinto, insieme agli altri promotori, a costruire un processo di lavoro comune per restituire dignità al volontariato che, nel primo testo di Riforma, appariva schiacciato, e per nulla valorizzato, all’interno di un dibattito teso per lo più a potenziare le attività economiche del Terzo Settore. Oggi, però, che abbiamo un testo di Disegno di Legge che ha modificato, e nettamente migliorato, questo aspetto, unitamente all’assenza di un impegno serio da parte di alcuni promotori alla costruzione e crescita del percorso, reputiamo che non possa esserci altra strada da seguire».

«Siamo pienamente consapevoli – aggiunge per altro il Portavoce del Forum – che la questione che aveva originato l’Autoconvocazione non è da ritenersi conclusa, poiché la fase normativa per la Riforma non termina certo con l’approvazione al Senato. Come abbiamo fatto sinora, dunque, proseguirà l’impegno del Forum per dare voce al volontariato, cercando di creare spazi aperti alla partecipazione di tutti, nessuno escluso, e ribadendo che il volontariato non è solo risposta a bisogni sociali sempre più urgenti, ma realtà con una propria identità, autonomia e ruolo politico, che devono essere riconosciuti». (S.B,)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it.

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