Il “Màt Pride” sulla Via Emilia (e a teatro)

Dapprima un corteo per il centro città contro i pregiudizi e le chiusure sul disagio mentale, cui parteciperanno anche i giovani del “Tortellante”, il laboratorio socio-occupazionale dell’Associazione Aut Aut, rivolto a giovani con autismo, impegnati a confezionare tortellini e altra pasta fresca, poi, in serata, il monologo/spettacolo sull’autismo di e con Gabriella La Rovere “Storia di un’attinia e di un paguro bernardo”: i due eventi caratterizzeranno a Modena il 22 ottobre, giornata di apertura della “Settimana della Salute Mentale”, tradizionale iniziativa promossa nella città emiliana
Giovani del Laboratorio "Il Tortellante", Modena
Due dei giovani con autismo del laboratorio socio-occupazionale “Il Tortellante”, che sfileranno il 22 ottobre a Modena, per il “Màt Pride”

Un’inedita sfilata nel centro città, contro i pregiudizi e le chiusure sul disagio mentale: sarà questo il Màt Pride di sabato 22 ottobre, che aprirà a Modena la Settimana della Salute Mentale, tradizionale evento promosso nella città emiliana. E nel corteo – cui parteciperanno utenti, familiari e operatori che ruotano attorno al mondo della salute mentale – sfileranno anche i giovani del “Tortellante”, il laboratorio socio-occupazionale per ragazzi e giovani adulti con autismo, impegnati a confezionare tortellini e altra pasta fresca fatta a mano, del quale abbiamo scritto anche recentemente. Si tratta di un progetto, lo ricordiamo, che è promosso dall’Associazione Aut Aut e che si avvale di un testimonial d’eccezione, come lo chef stellato Massimo Bottura.
Si partirà dunque da Piazza sant’Agostino, dove verranno distribuite le magliette legate all’iniziativa, per proseguire lungo la Via Emilia e approdare in Piazza Grande, dove ad accogliere il corteo sarà il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.

La giornata, poi, si chiuderà alla grande al Teatro Tempio (ore 21, ingresso libero), con il monologo/spettacolo Storia di un’attinia e di un paguro bernardo, pièce teatrale scritta e interpretata da Gabriella La Rovere.
Medico di professione, giornalista e autrice televisiva (per RAI Educational ha lavorato per Explora -La tv delle scienze), La Rovere ha pubblicato nel 2014 il libro L’orologio di Benedetta (Mursia), che ha ispirato appunto il monologo teatrale, con il quale l’Autrice sta girando da tempo l’Italia, per parlare di autismo senza veli. «Con ironia e trasporto – è stato scritto – porta in scena il dramma quotidiano e la sua catarsi. Alla fine dei giorni, quando l’energia vitale si esaurirà e sparirà, resterà, data al mondo, una figlia ricca come un scrigno pieno di ogni gesto, di ogni parola materna. Un’eredità ricca di piccole sapienze lasciata alla società, che ha il dovere civile di osservare, conservare e curare i figli autistici altrui e tutto ciò che vi è profuso». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@autautmodena.it.

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