L’ANFFAS Sicilia [Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, N.d.R.] manifesta la propria viva preoccupazione per lo stato dell’attuazione dei servizi alle persone con disabilità finanziati con i fondi della Legge 328/00 attraverso i relativi Piani di Zona.
Da notizie acquisite presso il competente Assessorato Regionale, sembra infatti che ancora ad oggi solo 3 Piani su 55, relativi agli anni 2010-2012, siano stati approvati in quanto presentati per tempo e in forma completa. Per gli altri, presentati in tempi diversi o necessitanti di modifiche e integrazioni, l’Iter procedurale sarebbe ancora in itinere.
Il problema è stato sollevato per primo dal Coordinamento Provinciale delle Associazioni che si occupano con disabilità della Provincia di Siracusa** – del quale l’ANFFAS fa parte – una volta preso atto del concreto pericolo che in quel Distretto già nel mese di gennaio i servizi finanziati con la programmazione triennale 2007-2009 – e relativa rimodulazione – abbiano termine senza che alle persone con disabilità e alle loro famiglie venga assicurata alcuna concreta alternativa.
In verità i competenti uffici regionali incontrati nei giorni scorsi da una delegazione di associazioni di Siracusa e dall’ANFFAS Sicilia hanno comunicato che mentre nell’ultimo scorcio del 2009 è proseguito l’accreditamento al Distretto di Siracusa di risorse concernenti l’ultima annualità della precedente programmazione, la nuova programmazione triennale non è stata ancora approvata.
In attesa dunque che quel Distretto chiarisca la reale situazione delle risorse e della programmazione vigente, rimane però vivissima la preoccupazione che, a cascata, in tutti i Distretti in cui non è ancora operativa la nuova programmazione triennale si assista a una sostanziale contrazione o sospensione dei servizi, dovuta alla mancata continuità fra la vecchia e la nuova programmazione. Si tratterebbe di una circostanza intollerabile in una situazione in cui già le persone con disabilità e le loro famiglie soffrono comunque di una carenza generale di servizi, dovuta anche ai ritardi con cui la precedente programmazione è partita, con conseguenze a volte drammatiche e comunque contrarie allo spirito della legge e al rispetto dei diritti fondamentali umani e sociali delle persone, disabili sì, ma che non per questo cessano di essere cittadini come gli altri.
Non possiamo pertanto che far nostro il proposito e l’invito a tutte le istituzioni interessate ad operare con prontezza per la soluzione del problema in tutti i Distretti Sociosanitari, come già ben espresso qualche giorno fa dallo stesso assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali Caterina Chinnici, quando ha dichiarato che «quello approvato nel Distretto di Milazzo [in provincia di Messina, N.d.R.] è il terzo Piano in Sicilia relativo alla programmazione 2010-2012, dopo quelli di Corleone [in provincia di Palermo, N.d.R.] e Nicosia [in provincia di Enna, N.d.R.]. Si tratta di un esempio virtuoso che ha saputo creare le giuste sinergie operando una programmazione coerente nell’ambito dell’organizzazione territoriale del Distretto. La stessa cosa, purtroppo, ancora non si registra in tutti i Distretti Sociosanitari. Da parte dell’Assessorato, proprio per questo, ci sarà un’attività di sensibilizzazione e supporto per far sì che i Comuni passino da una programmazione prettamente localistica a una governance sociale-distrettuale».
*Presidente dell’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale).
Oltre mille persone senza assistenza vitale e almeno cinquecento posti di lavoro a rischio. La mancata approvazione dei Piani di Zona previsti della Legge 328 del 2000 per il triennio 2010-2012 provoca in provincia di Siracusa gravi disagi.
La Legge 328 del 2000 garantisce i servizi essenziali per le famiglie delle persone con disabilità. La mancata approvazione dei Piani di Zona da parte della Regione Siciliana sta producendo una decisiva battuta d’arresto ai seguenti servizi previsti: assistenza domiciliare per le persone disabili, trasporto, educativa domiciliare, centri diurni socio-educativi, tanto per citarne alcuni e ripercussioni gravi si hanno su tutto il territorio della Regione.
Il Coordinamento Provinciale delle Associazioni di Volontariato e di Tutela delle Persone con Disabilità lancia l’allarme per un’interruzione che comporterebbe – oltre al disagio per la mancanza di continuità dei servizi – la perdita di operatori specializzati. Già diversi giorni fa il presidente del Coordinamento Giuseppe Giardina ha incontrato i dirigenti dei Servizi Sociali dell’Assessorato Comunale, cercando successivamente di contattare anche quelli dell’Assessorato Regionale alla Famiglia e agli Enti Locali. Subito dopo i rappresentanti del Coordinamento hanno incontrato Roberto Visentin, sindaco di Siracusa, comune capofila del Distretto D48.
Ricordiamo che sono quattro i Distretti Sociosanitari della nostra Provincia (Siracusa, Augusta, Lentini e Noto), comprendenti naturalmente tutti i Comuni della Provincia stessa. Visentin aveva rassicurato sulla continuità dei servizi attraverso una comunicazione alle imprese del settore che si occupano di fornire i servizi, comunicazione che sarebbe dovuta pervenire entro il 31 dicembre 2009 e avrebbe garantito la proroga dei servizi sino al 31 gennaio 2010. Ad oggi, però, nessuna comunicazione è arrivata né al Coordinamento né alle società e cooperative del settore. Una garanzia ufficiosa è stata data anche dai Comuni di Palazzolo Acreide e Canicattini Bagni.
«Sollecitiamo un’urgente comunicazione ufficiale da parte delle autorità preposte – ha dichiarato Giuseppe Giardina – per dare delle risposte certe a tutte le persone che necessitano di assistenza, come anziani, diversamente abili e minori. E non dimentichiamo che parliamo di centinaia di posti di lavoro che stanno per essere cancellati».
I Piani di Zona sono stati presentati nel giugno scorso e successivamente modificati secondo le richieste dell’Assessorato Regionale. Entro il 31 dicembre scorso dovevano essere approvati. «Ricordo – ha sottolineato ancora Giardina – che il sindaco di Siracusa è anche presidente dell’ANCI Sicilia [l’ANCI è l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, N.d.R.] e che il sindaco di Canicattini Paolo Amenta è componente della Cabina di Regia della Legge 328. E penso inoltre alle rappresentanze parlamentari regionali e nazionali».
«Si parla molto – è la conclusione del presidente del Coordinamento siracusano – eppure le persone che hanno bisogno di assistenza dal 1° gennaio scorso possono contare solo sulla buona volontà di quegli operatori specializzati che hanno deciso per il momento di continuare il servizio».
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