Andrà in onda questa sera, 14 novembre, su Raiuno (ore 21.15) la fiction La classe degli asini, storia liberamente ispirata alla vicenda reale di Mirella Antonione Casale, insegnante e mamma di una bimba con disabilità, che, nella seconda metà degli Anni Sessanta cominciò una strenua lotta per il riconoscimento del diritto ai ragazzi con disabilità di frequentare insieme agli altri bambini la scuola dell’obbligo. Fu anche grazie alle sue battaglie che il Parlamento Italiano approvò nel 1977 la Legge 517, che cancellò definitivamente le aberranti “classi speciali”.
Mirella Antonione Casale, che nella fiction è interpretata da Vanessa Incontrada, oltre ad essere una docente, è una “mamma ANFFAS”, ovvero una delle tantissime mamme di persone con disabilità, specie intellettiva e/o relazionale, che in tutta Italia si sono battute e si battono ancora oggi, con coraggio, impegno e determinazione, per l’affermazione dei fondamentali diritti dei propri figli, tra cui quello ad avere un’istruzione inclusiva e di qualità rappresenta sicuramente un punto cardine. Al suo fianco, anche un “papà ANFFAS” – il marito, Felice Casale (interpretato da Fabio Troiano) – e un illuminato insegnante, Felice Giuliano (interpretato da Flavio Insinna).
«Siamo davvero entusiasti – commenta Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS – della possibilità di vedere acceso un significativo riflettore su una questione, come quella dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, che ha una lunga e importante storia alle spalle e che tuttavia non si è ancora conclusa e che rappresenta quindi ancora un tema molto attuale. Il diritto a una scuola inclusiva e di qualità per tutti gli alunni, compresi quelli con disabilità, anche ad alta intensità di sostegni (ma non solo), è infatti oggi – grazie anche alle battaglie e a storie come quella che questa sera avremo la possibilità di conoscere e approfondire su Raiuno e di cui le famiglie ANFFAS sono state molto spesso protagoniste – ben definito nelle Leggi Italiane. Purtroppo, però, la strada da percorrere è ancora lunga, a giudicare dalle quotidiane segnalazioni che ci arrivano da ogni parte di Italia sulle difficoltà che gli studenti con disabilità incontrano nell’accedere al sistema scolastico in situazioni di pari opportunità e liberi da discriminazioni e la nostra Associazione è costantemente al fianco delle famiglie per combattere queste battaglie».
«È per questo – continua Speziale – che quando la nostra sede nazionale è stata contattata dalla redazione televisiva che stava ideando la fiction, abbiamo accolto con interesse ed entusiasmo l’iniziativa e ci siamo attivati subito per prestare la nostra massima collaborazione, individuando la storia di Mirella quale esempio importantissimo di voglia e impegno per il cambiamento e anche dell’apporto che centinaia, migliaia di cittadini, spesso partendo dalla propria condizione ed esperienza di vita, ogni giorno silenziosamente realizzano a beneficio dell’intera comunità. Conoscere il passato e la storia dell’inclusione scolastica in Italia è molto importante: ci consente infatti di comprendere fino in fondo cosa fossero le classi speciali, che cosa è cambiato con l’introduzione delle scuole inclusive e soprattutto ci impedisce, almeno speriamo, di fare passi indietro – come spesso temiamo – rispetto agli importanti traguardi raggiunti in un’area così fondamentale per la vita e il futuro di tutti i bambini e ragazzi».
«Il nostro auspicio – conclude il Presidente dell’ANFFAS – è quindi che anche grazie a iniziative come quella che stasera avremo l’opportunità di approfondire e far conoscere a tutti i cittadini italiani, aumenti la consapevolezza su cosa significa disabilità, sul perché l’inclusione non è solo giusta, ma necessaria, e di come le persone con disabilità e le loro famiglie abbiano necessità di moltissimi alleati: nel film, per Mirella, si tratta dell’insegnante Felice, nella vita reale l’alleato può essere ciascuno di noi, ciascuno di voi. Non dimentichiamolo!». (R.S.)
«Superando.it» ha pubblicato qualche anno fa una lunga intervista con Mirella Antonione Casale la cui lettura (a questo link) suggeriamo caldamente ai Lettori.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti sulla collaborazione dell’ANFFAS alla fiction di Raiuno La classe degli asini: Ufficio Stampa e Comunicazione ANFFAS Nazionale (Roberta Speziale), comunicazione@anffas.net.
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