«Ho scelto di cogliere i segnali di cambiamento proposti da “Slega la Calabria” per mettere a servizio della Regione Calabria le competenze che ho acquisito nei molti anni di impegno nel mondo associativo. Si può fare, o per lo meno si può provare a cambiare e a smuovere la situazione con piccoli passi. Non si possono risolvere con un colpo di spugna i tanti problemi della nostra Regione, ma credo nelle minoranze attive e nei piccoli passi che possono mettere in crisi e modificare atteggiamenti stagnanti».
Con questo messaggio Nunzia Coppedé, presidente della FISH Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha annunciato la propria sospensione temporanea dagli impegni pubblici della Federazione stessa, in prospettiva delle prossime Elezioni Regionali.
«Tale scelta – spiega Coppedé in una nota – si è resa necessaria dal momento che ho scelto di impegnarmi in prima persona con il movimento “Slega la Calabria” e questa scelta non può coinvolgere la FISH Calabria, che intende e deve continuare la sua attività politica e culturale a favore dei bisogni e dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, in modo indipendente e libera da ideologie partitiche».
“Slega la Calabria”, come si legge nel sito del movimento «è il nome di un nuovo soggetto politico-culturale – comunità di scopo – che si propone di dare un contributo concreto all’innovazione politica per la difesa e la valorizzazione dei beni comuni, tentando di avviare una serie di processi di cambiamento nella Regione, allo scopo di migliorare la qualità della vita dei cittadini».
Un’iniziativa che non nasce «contro i partiti, strumenti indispensabili della democrazia italiana, e non vuole diventare un nuovo partito», ma «ha l’obiettivo di radicarsi in tutto il territorio calabrese e di misurarsi nelle sfide elettorali in tutte le comunità locali, a partire dalle Elezioni Regionali del 2010».
«Nel mio piccolo – scrive ancora la presidente della FISH Calabria – intendo impegnarmi con coerenza in una politica attenta ai bisogni delle persone, costruita attraverso processi di trasparenza e legalità. Mi piacerebbe una Calabria capace di offrire pari opportunità a tutti e credo che per questa Calabria valga la pena spendersi».
«Spero – conclude Coppedé – che la mia nuova sfida venga considerata un’opportunità per tutte le persone appartenenti alle fasce deboli che perdono quotidianamente la possibilità di riemergere e di vivere intensamente il proprio progetto di vita». (S.B.)
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