Per la prima volta l’Intergruppo Europeo ha un presidente con disabilità

L'Intergruppo sulla Disabilità è un organismo informale composto da membri del Parlamento Europeo di tutte le nazionalità e di ogni gruppo politico (attualmente circa cento), che si interessano di promuovere le politiche sulla disabilità nel loro lavoro all'Europarlamento, così come nel proprio specifico contesto nazionale. E da alcuni giorni - a dare sempre più sostanza all'ormai celebre motto "Niente su di Noi Senza di Noi" - alla presidenza dell'Intergruppo è stata designata per la prima volta una persona con disabilità, vale a dire l'europarlamentare ungherese Ádám Kósa

Ádám Kósa (a sinistra), europarlamentare ungherese e prima persona con disabilità a diventare presidente dell'Integruppo sulla Disabilità, insieme a Yannis Vardakastanis, presidente dell'European Disability Forum«Sin dalla sua  creazione nel 1980 – aveva scritto qualche mese fa Tommaso Daniele, presidente del FID (Forum Italiano sulla Disabilità), in una lettera a tutti gli europarlamentari italiani, ripresa anche dal nostro sito (se ne legga cliccando qui) – l’Intergruppo sulla Disabilità del Parlamento Europeo (European Parliament Disability Intergroup) è stato uno dei più fedeli sostenitori delle rivendicazioni del movimento delle persone con disabilità e il suo appoggio è stato prezioso per la nostra causa. L’Intergruppo, infatti, si propone di difendere e promuovere i diritti di tutte le persone con disabilità in relazione alle politiche e alle procedure europee e nel corso degli anni ha più volte dato un contributo essenziale per l’adozione di leggi in favore delle persone con disabilità in diversi settori, quali il trasporto, il lavoro e l’occupazione, la ricerca e i fondi strutturali. I componenti dell’Intergruppo hanno presentato centinaia di emendamenti e parlato in numerose occasioni in difesa dei diritti delle persone con disabilità in Europa».

In sostanza si tratta di un gruppo informale composto da membri del Parlamento Europeo di tutte le nazionalità e di ogni gruppo politico, che si interessano di promuovere le politiche sulla disabilità nel loro lavoro all’Europarlamento, così come nel loro specifico contesto nazionale.
Va ricordato tra l’altro che l’Intergruppo sulla Disabilità è uno dei più “antichi” del Parlamento continentale, essendo stato istituito nel 1980. Ad oggi è composto da circa cento deputati europei e opera in stretta collaborazione con l’EDF (European Disability Forum), l’organizzazione ombrello che rappresenta gli interessi di più di 65 milioni di cittadini europei con disabilità.

Ebbene, importante novità, nello scorso mese di dicembre l’ungherese Ádám Kósa – che nel 2009 era stato il primo europarlamentare sordo – è stato designato presidente dell’Integruppo, prima persona con disabilità ad aasumere tale carica, succeduta all’inglese Richard Howitt. L’investitura è avvenuta il 28 gennaio a Bruxelles, quando il vicepresidente del Parlamento Europeo Pál Schmitt ha dato appunto il proprio benvenuto a Kósa, ribadendo il suo supporto al movimento delle persone con disabilità.
Alla cerimonia ha partecipato anche Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF, che ha parlato di «un giorno storico per le 65 milioni di persone con disabilità del Vecchio Continente. Un giorno, infatti, in cui l’ormai celebre motto “Niente su di Noi Senza di Noi”, con il quale si chiede la piena partecipazione delle persone con disabilità a tutte le varie politiche, sta diventando realtà».
«Ho un sogno – ha dichiarato dal canto suo il neopresidente dell’Intergruppo sulla Disabilità – ovvero che finalmente le persone con disabilità possano decidere per quanto riguarda le loro vite. La piena ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, così come l’adozione del Patto sulla Disabilità proposto dall’EDF agli Stati dell’Unione Europea, sono passi necessari per realizzare questo sogno che condivido con i milioni di Cittadini con disabilità del nostro continente».

«Il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità – sottolinea in conclusione Aurélien Daydé dell’Ufficio Comunicazione dell’EDF – sarà essenziale nell’elaborare le politiche sulla disabilità del prossimo decennio. Se infatti il principio della piena partecipazione diventerà una concreta realtà, il Patto sulla Disabilità proposto dall’EDF contribuirà sicuramente allo sviluppo di una vera società inclusiva, nella quale tutte le voci vengano ascoltate e le persone con disabilità possano fornire il loro contributo a un mondo migliore per tutti». (S.B.)

Ufficio Comunicazione dell’EDF (Aurélien Daydé): tel. +32 2 2824604, aurelien.dayde@edf-feph.org.
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