Sta per diventare un centro sociale per bambini con problemi di autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo la villa di Casal di Principe, in provincia di Caserta, confiscata a suo tempo al noto boss della camorra Francesco Schiavone, soprannominato “Sandokan” e reso ancor più noto da Gomorra, il celebre libro di Roberto Saviano.
Un protocollo d’intesa, infatti, è stato firmato a Caserta qualche giorno fa, presso la sede dell’ASL locale, dalla Regione Campania, dall’ASL stessa, dal Comune di Casal di Principe, dal Consorzio Agrorinasce e dall’Associazione La Forza del Silenzio, la quale ultima provvederà alla gestione materiale della struttura e allo svolgimento delle attività in favore dei bambini che ad essa faranno riferimento.
Confiscato in via definitiva già nel 2002 e consegnato al Comune sin dal 2004, l’edificio è stato in realtà occupato dalla famiglia Schiavone ancora per alcuni anni, dal momento che un cavillo burocratico – la mancanza di un ingresso autonomo – sembra ne impedisse l’utilizzo sociale. Quando dunque la Regione ha finalmente provveduto a finanziare l’operazione di divisione delle proprietà, con un contributo di 120.000 euro, la situazione si è sbloccata.
Il nuovo centro sociale – che verrà inaugurato nei prossimi giorni – viene definito come «provvidenziale» dall’Associazione La Forza del Silenzio, dal momento che, ricorda il presidente Vincenzo Abate, «coinvolgiamo già una cinquantina di bambini con problemi legati all’autismo, ma siamo composti unicamente da familiari e abbiamo pochi mezzi, dovendo fronteggiare una situazione sociosanitaria grave, spesso poco nota e quasi inimmaginabile da parte dei cittadini».
Dal canto suo, nel prendere atto con soddisfazione del risultato ottenuto, Immacolata Fedele – presidente di Agrorinasce, società consortile a responsabilità limitata costituita dai Comuni di San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe, Casapesenna, San Marcellino, Santa Maria la Fossa e Villa Literno – ha sottolineato l’importanza di «recuperare a un uso altamente sociale uno dei beni più importanti confiscati alla camorra in questo territorio. Non faremo quindi mancare il nostro sostegno all’Associazione La Forza del Silenzio per tutte le attività sociali che verranno svolte all’interno del nuovo centro». (S.B.)
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