«Finalmente inclusi negli interventi di emergenza!»: così scrivevamo lo scorso anno, constatando con soddisfazione che uno tra i temi più seguiti dal nostro giornale – quello riguardante le persone con disabilità nelle situazioni di emergenza – aveva ricevuto particolare attenzione in Giappone, durante la Terza Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulla riduzione del rischio di catastrofi.
È dunque con particolare piacere che segnaliamo progetti come quello di cui ci riferisce CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità) e che è in fase d’avvio a Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca.
Emergenza e disabilità, è questo il nome del progetto, che tra i suoi principali obiettivi punta a censire le persone in situazione di fragilità che abitano sul territorio, per poterle soccorrere in maniera efficace in caso di calamità.
Va detto che in realtà il Comune di Castelnuovo di Garfagnana è stato scelto insieme a quelli di Poggio a Caiano (Prato) e Monte San Savino (Arezzo), come località pilota per avviare il più ampio programma denominato Emergenza! Dialogo tra disabilità e protezione civile, promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con il Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana), l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), il Centro Regionale di Informazione e Documentazione per l’Accessibilità e le componenti regionali di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità).
Dopo il censimento iniziale, il passo successivo sarà quello di predisporre un servizio di Alert System, legato cioè ai numeri telefonici dei residenti di Castelnuovo, per avvisarli in tempo reale, quando se ne renda la necessità.
«Sono orgoglioso che questo progetto nasca anche a Castelnuovo – ha dichiarato il sindaco della città Andrea Tagliasacchi – in un momento delicato e difficile per quanto riguarda le emergenze e la sismicità».
Il censimento e la mappatura dei cittadini con bisogni speciali saranno curati da Vincenzo Suffredini, responsabile della Protezione Civile locale, coadiuvato da quattro volontari del Servizio Civile. «Il progetto – precisa lo stesso Suffredini – è rivolto a tutte le persone non autosufficienti, e quindi non solo a persone con disabilità, ma anche ad anziani e a tutti coloro che, anche temporaneamente, si trovano in una condizione di inabilità». (S.B.)
Ringraziamo per la collaborazione CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità).
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: prociv.cdg@gmail.com.
Sul tema Emergenze e disabilità, suggeriamo ai Lettori di accedere al nostro articolo intitolato Soccorrere tutti significa soccorrere meglio (a firma di Daniele Romano), a destra del quale vi è una colonnina con tutti i contributi da noi pubblicati in questi anni sull’argomento.
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