“Braillando insieme”: un progetto inclusivo di alternanza scuola-lavoro

di Gianluca Rapisarda*
Nell’imminenza della Decima Giornata Nazionale del Braille del 21 febbraio prossimo, diamo spazio a una significativa esperienza scolastica, denominata “Braillando insieme”, che è in corso presso il Liceo Galilei di Catania e che proprio grazie al metodo di lettura e scrittura Braille, sta impegnando gli studenti della scuola etnea in un progetto realmente inclusivo di alternanza scuola-lavoro, presso il locale Polo Tattile Multimediale
Lettura di libro in Braille
Lettura di libro in Braille

In vista della Decima Giornata Nazionale del Braille del 21 febbraio prossimo [se ne legga già ampiamente nel nostro giornale, N.d.R.], è bello informare i Lettori di una significativa esperienza scolastica che proprio nel Braille ha il suo assoluto protagonista.
Si tratta di Braillando insieme, innovativa iniziativa che per il corrente anno scolastico, grazie al metodo di lettura e scrittura Braille, sta impegnando gli studenti della Quarta H del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania in un progetto realmente inclusivo di alternanza scuola-lavoro, presso il locale Polo Tattile Multimediale. Sfruttando infatti al meglio il nuovo “Piano Triennale di Formazione Obbligatorio”, Gabriella Chisari, dirigente di quella scuola, ha deciso di scommettere proprio sulla promozione dell’inclusione degli studenti con BES (Bisogni Educativi Speciali) e DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), individuandola tra le priorità strategiche da fare acquisire ai docenti del proprio liceo, mediante apposite iniziative formative.
Al riguardo, il Collegio Docenti dell’istituto etneo ha ritenuto opportunamente che anche la nuova pratica dell’alternanza scuola-lavoro, introdotta nel sistema formativo ed educativo dalla Legge 107/15 (la cosiddetta Buona Scuola), potesse davvero aiutare il Galilei a raggiungere il nobile scopo di promuovere un modello di scuola più inclusiva e di qualità.

Lo scorso anno scolastico, per altro – e cioè all’inizio della sperimentazione anche nei Licei della nuova attività didattico-professionalizzante dell’alternanza scuola-lavoro – la scuola catanese nutriva qualche perplessità circa un’immediata e proficua attuazione di tale pratica, ma dopo avere riscontrato e sperimentato concretamente le tante opportunità formative e “professionali” svolte dagli allievi delle sue terze classi, si è dovuta ricredere, trovando invece in questo sistema grandi vantaggi, perché unisce il sapere e il saper fare, la conoscenza e la competenza, costituendo quindi un’occasione di arricchimento e di crescita formativa anche per i suoi alunni/studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento.
Infatti, secondo quanto rappresentato in sede di incontri collegiali dai docenti del Galilei, grazie alle competenze chiave acquisite durante il percorso di alternanza scuola-lavoro, gli studenti con BES e DSA dell’istituto stanno guadagnando tanta autostima e autonomia personale e, fatto non secondario, stanno apprendendo più velocemente ed efficacemente anche i contenuti didattici dell’insegnamento curricolare.

Corroborato, dunque, da tali positive e costruttive esperienze, per il presente anno scolastico il Galilei ha puntato con ulteriore determinazione al potenziamento delle attività di alternanza scuola-lavoro. Tra terze e quarte, infatti, il numero delle classi coinvolte in progetti di alternanza è salito a ben 29, per circa 800 alunni. Per tutti la scuola etnea ha attivato diversi percorsi in convenzione con Enti, Associazioni e Istituzioni, quali il Comune di Catania e l’Ufficio del Turismo, il Comune di Acicastello, il Parco dell’Etna, l’IBAM (Istituto Beni Archeologici e Monumentali)-CNR di Catania, l’Area Marina Protetta di Acitrezza, l’Associazione Diplomatici, la Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, l’Università di Catania con diversi Dipartimenti, l’INFN (Istituto Nazionale di fisica nucleare), l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e naturalmente il già citato Polo Tattile Multimediale-Stamperia Regionale Braille.

Braillando insieme è stato elaborato in linea con le Direttive Ministeriali e con l’atto di indirizzo dell’istituto scolastico che ne è protagonista, prevedendo la realizzazione di una forma di apprendimento basato sul lavoro di alta qualità, secondo quanto indicato nella Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in quanto la domanda di abilità e competenze di livello sempre più alto impone al sistema di istruzione di innalzare gli standard di qualità e il livello dei risultati di apprendimento, per rispondere adeguatamente al bisogno di competenze e di inclusione socio-lavorativa di tutti e di ciascuno.
Il progetto – che per quest’anno ha preso avvio alla fine del mese di novembre – si concluderà il 26 maggio prossimo, con il Liceo Galilei che insieme agli amici del Polo Tattile – del quale ringraziamo in particolare il direttore generale Pino Nobile – si pone l’obiettivo concreto di far realizzare ai venticinque studenti della Quarta H una mappa tattile della scuola e di far produrre in Braille, in Large-Print (a caratteri ingranditi) e in formato digitale alcuni capitoli tratti da diverse opere di Galileo Galilei.
Di qui, l’idea di costituire uno staff operativo di classe, coordinato da chi scrive [Gianluca Rapisarda, N.d.R.] in qualità di tutor interno che, in alternanza presso la Stamperia Regionale Braille e il Polo Tattile Multimediale di essa, supervisionato dal tutor aziendale (il citato Pino Nobile), apprenda e sperimenti il “mestiere” della scrittura in Braille e in Large-Print, oltreché della realizzazione di testi digitali in formato accessibile e della produzione grafica multisensoriale, anche in 3D.
Un ulteriore scopo del progetto è far sì che l’esperienza di scrittura dell’articolo di giornale e del saggio breve – previsti dalla normativa relativa alla prima prova dell’Esame di Stato – possa caratterizzarsi come situata in un contesto autentico e inclusivo, attraverso la trascrizione in Braille, in testo ingrandito ed elettronico. Si tratta, pertanto, di un’opportunità didattica concreta e coinvolgente che serve ad avvicinare gli studenti al futuro professionale, ma non solo.
Infatti, il principale auspicio della dirigente Gabriella Chisari è che la mappa tattile e i testi in Braille, Large-Print e formato elettronico realizzati dagli alunni della propria scuola possano fungere da strumento di integrazione e da occasione di stimolo del dibattito sui temi dell’inclusione, dell’uso delle nuove tecnologie digitali accessibili e della progettazione “per tutti” (for all).

Si può dunque dire, in conclusione, che l’alternanza scuola-lavoro, per il tramite del Braille, anche nel profondo Sud del nostro Paese può e deve contribuire a porre le basi per una società migliore e a misura di tutti e di ciascuno.

Direttore scientifico dell’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) (direttorescientifico@irifor.eu).

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