Tutti attori con disabilità, ma senza parlare di disabilità

Verrà presentato il 10 marzo al Teatro Piccinni di Bari il cortometraggio intitolato "Il dottor Uova. Una storia d'altri tempi", frutto di un interessante progetto di cineterapia realizzato in Puglia. Vi si parla di ambiente, di discriminazione, di pace, di impegno e di fratellanza universale e gli attori sono tutti persone con diverse disabilità

Disegno con due bambini a cavallo di una creatura meccanica e nascosto da una roccia un piccolo elfoIl cortometraggio intitolato Il dottor Uova. Una storia d’altri tempi, che verrà proiettato mercoledì 10 marzo a Bari (Teatro Piccinni, ore 19), è il risultato di un bel progetto di cineterapia realizzato dalla Residenza Protetta Hotel San Francisco di Bitritto (Bari) e dalla Cooperativa Sociale Saniass di Triggiano (Bari), in collaborazione con altre “comunità” attive sul territorio e con il patrocinio del Comune, della Provincia di Bari, della Regione Puglia e di Apulia Film Commission.

Si tratta di un film interpretato esclusivamente da persone con disabilità che presentano le più disparate situazioni medico-psichiatriche (dall’autismo in tutte le sue manifestazioni, alla sindrome di Down, al ritardo mentale, alle psicosi, alle tetraplegie), e vuole essere una rappresentazione metaforica del tema della diversità senza indulgenze pietistiche o demagogiche; non a caso, infatti, nella storia non si parla di disabilità. «L’aver coniugato un quadro patologico estremamente variegato con una storia articolata e complessa – spiega il cantautore ed educatore Daniele Di Maglie, autore del soggetto, della sceneggiatura e delle musiche – ha sortito effetti davvero sorprendenti dal punto di vista delle identità in gioco e gli attori coinvolti hanno declinato ruoli eterodiretti, arricchendosi reciprocamente di un grande impegno condiviso. In altre parole, hanno mostrato un’ottima risposta agli stimoli offerti da un progetto strutturato e sono stati coinvolti in ogni fase del processo di realizzazione, dalla fabbricazione di alcuni oggetti scenici ai costumi, fino allo “studio” dei personaggi».

Vari i temi toccati nella breve pellicola: l’ambiente, la discriminazione, la pace, l’impegno e il senso di fratellanza universale. Soggetto, musiche e sceneggiatura sono stati curati, come detto, da Daniele Di Maglie, mentre della regia e del montaggio si è occupato Claudio Procaccio, delle riprese Dario Lo Presti. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Daniele Di Maglie, danieledimaglie@yahoo.it.
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