«Purtroppo – sottolinea Stefania Leone, consigliera nazionale dell’ADV (Associazione Disabili Visivi) – non è sempre ben chiaro alle persone vedenti come i documenti digitali vengano letti, tramite le tecnologie assistive utilizzate dalle persone con disabilità visiva».
«Qualche giorno fa – racconta la stessa Leone, a titolo di esempio -, sono stata contattata dalla responsabile dell’Ufficio Gestione Documentale di Formez PA, l’istituto che si occupa a livello nazionale di formazione delle Pubbliche Amministrazioni, per avere un aiuto nel cercare dei file audio in rete che mostrassero degli esempi di come vengono percepiti i ben noti file in formato .pdf “non accessibili”, da coloro che utilizzino tecnologie assistive. Il motivo della richiesta veniva dall’idea di utilizzare questo materiale in seminari online (webinar), proposti in queste settimane proprio dal Formez PA e destinati alla formazione interna, sulla costruzione di documenti accessibili».
«Ebbene – prosegue Leone – dopo avere svolto una ricerca sul web e avere trovato molto materiale, per la maggior parte in inglese e comunque lunghi video che trattavano l’argomento ampiamente, ma forse troppo, per l’esigenza contingente, ho pensato di preparare io stessa dei piccoli file audio che, su ottimo suggerimento dello stesso Formez PA, abbiamo pubblicato sul sito dell’ADV, a disposizione di chiunque voglia semplicemente ascoltarli o anche scaricarli. Il tutto per dimostrare dimostrino cosa realmente succede a una persona con disabilità visiva, quando, a partire da un sito web, si trovi di fronte a un documento non accessibile e come venga interpretata la lettura di file in formato .pdf da uno degli screen reader [“lettore di schermo”, N.d.R.] più diffusi sul sistema operativo Windows, ossia Jaws For Windows, con output su sintesi vocale».
Questi, dunque, gli esempi disponibili nel sito dell’ADV (a questo link):
– Lettura di un documento non accessibile, ottenuto da scansione risultando un’immagine;
– Lettura di un testo parzialmente accessibile, un articolo non strutturato, ma che risulta almeno leggibile;
– Lettura di un documento strutturato con intestazioni e tag, che può essere letto sequenzialmente o passando da un’intestazione all’altra, da un indice all’altro, da un link all’altro.
– Piccolo escamotage, considerabile come un “aggiustamento ragionevole”, per ovviare ai documenti pubblici che devono essere pubblicati con la firma del responsabile. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@disabilivisivi.it.
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