Qualità della vita, buone prassi e progetto individualizzato

«All’indomani di questo evento risulta ancor più chiaro come si renda sempre più urgente una mappatura dei servizi e diventi sempre più importante un giusto coordinamento tra gli stessi, tra Azienda Sanitaria Provinciale, Comune e risorse informali, al fine di rendere il progetto individualizzato delle persone con disabilità non solo effettivamente “fruibile” in tutte le sue parti, ma realmente “personalizzato”»: così, dall’ANFFAS di Modica (Ragusa), viene commentato il seminario “Evoluzione e prospettive del progetto di vita alla luce delle nuove normative”, organizzato nei giorni scorsi
Seminario organizzato dall'ANFFAS di Modica, 28 aprile 2017
Il palco dei relatori, durante il seminario organizzato dall’ANFFAS di Modica (Ragusa)

Qualità della vita, buone prassi e progetto individualizzato: sono state queste le parole chiave che hanno contrassegnato il seminario Evoluzione e prospettive del progetto di vita alla luce delle nuove normative, organizzato a Modica (Ragusa) dall’ANFFAS locale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), in collaborazione con l’ANFFAS Nazionale e con il Consorzio la Rosa Blu ANFFAS, avvalendosi del patrocinio, tra gli altri, del Comune di Modica, dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Ragusa e dell’ANFFAS Sicilia.
Accreditato presso l’Ordine degli Assistenti Sociali, l’incontro – che ha potuto contare su una massiccia partecipazione di assistenti sociali, operatori e familiari – ha ospitato quali relatori alcuni autorevoli esperti e tecnici provenienti dall’Azienda Sanitaria Provinciale, dai Servizi Sociali del territorio e dall’ANFFAS Nazionale, quali il neuropsichiatra Luigi Croce e l’avvocato Gianfranco De Robertis.
«All’indomani di questo evento – viene sottolineato dall’ANFFAS di Modica – risulta ancor più chiaro come in questo settore ci sia ancora molto da fare: non solo, infatti, si rende urgente una mappatura dei servizi, ma diventa sempre più importante un giusto coordinamento tra gli stessi, tra Azienda Sanitaria Provinciale, Comune e risorse informali, al fine di rendere il progetto individualizzato non solo effettivamente “fruibile” in tutte le sue parti, ma realmente “personalizzato”. Auspichiamo quindi che questa positiva giornata formativa sia stata solo l’inizio di un lungo percorso che permetta finalmente, a tutte le parti coinvolte, di parlare un “linguaggio comune”». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@anffasmodica.it.

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