Non è più tempo di «navigatori solitari»

Costituisce una grande sfida - prima ancora culturale che tecnologica - la rete telematica tra le tante associazioni di volontariato operanti in Sardegna, frutto del Progetto Sa.Sol.Desk. «È tempo infatti - ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa Giampiero Farru, presidente del CSV Sardegna Solidale - di condividere risorse e capacità, per essere più presenti e incisivi nella società, anche perché il volontariato deve utilizzare tutto ciò che ottimizza e facilita la sua azione»

Logo del Progetto Sa.Sol.DeskIl 24 aprile scorso, durante una conferenza stampa a Cagliari, il Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) Sardegna Solidale ha presentato il Progetto Sa.Sol.Desk, vale a dire una rete telematica dedicata, tra un migliaio di associazioni di volontariato operanti in Sardegna, la cui attivazione avverrà da maggio ad agosto, in modo che dal 1° settembre essa sia perfettamente operativa.

Nel corso della presentazione, Giampiero Farru, presidente di Sardegna Solidale, ha sottolineato la singolarità del progetto, unico in Italia, e la sua utilità per operare una più immediata ed efficace sinergia fra le organizzazioni di volontariato. «Oggi comincia una grande avventura perché “non è più tempo di navigatori solitari” – ha dichiarato Farru, citando don Luigi Ciotti – ed è invece il tempo di condividere risorse e capacità in progetti come questo, che mette in rete le organizzazioni di volontariato dell’Isola e ci permette di essere presenti e incisivi nella società. Prima che tecnologica, questa è una sfida culturale: essa infatti permette alle nostre associazioni di aprirsi e di abbattere i muretti fra gli uni e gli altri».
Il presidente di Sardegna Solidale ha quindi indicato tre obiettivi prioritari: «Contro l’indifferenza e l’egoismo, promuovere e diffondere sempre di più la cultura della solidarietà; coniugare insieme le forze di ciascuno per dare risposte ai bisogni dei nostri territori; realizzare occasioni di dignità e di speranza, a partire dalle iniziative di lotta alla povertà e all’esclusione sociale che saranno presto messe in atto. Fra queste, la ricerca sulla povertà nell’Isola, affidata alla Fondazione Zancan, per dare al fenomeno anche una valenza scientifica e informativa».

«Abbiamo creduto in questa iniziativa, la riteniamo importante e per la realizzazione di questo progetto abbiamo messo in campo risorse notevoli»: con queste parole ha iniziato il suo intervento Bruno Loviselli, presidente del Co.Ge. Sardegna (Comitato di Gestione dei Fondi Speciali per il Volontariato), che ha reso note le somme stanziate nel 2008 e i numeri del personale dipendente dei Centri di Servizio per il Volontariato in Italia. Loviselli ha sottolineato che Sardegna Solidale «ha sempre creduto nel lavoro volontario, per cui anche il presidente, il direttore e l’amministratore sono espressione del mondo del volontariato ed essi stessi volontari».
Particolarmente significativo, quindi, il ricordo di Luciano Tavazza, uno dei fondatori del volontariato nel nostro tempo, di cui ricorre in questi giorni il decimo anniversario della scomparsa [su Luciano Tavazza il nostro sito ha recentemente pubblicato il testo di Franco Bagnarol, intitolato Luciano Tavazza: l’unità nella distinzione, disponibile cliccando qui, N.d.R.].
«Avviare Sa.Sol.Desk – ha affermato poi don Angelo Pittau, presidente del Comitato Promotore – è una grande speranza, una grande risorsa, ma anche una grande sfida, e noi non possiamo perdere questa occasione». Punti di riferimento deboli e fragili, quasi assenti; povera e a volte immorale, la cultura che ci è proposta da governanti e amministratori: sono tutti elementi che, secondo le espressioni del sacerdote, potrebbero portarci «all’avvelenamento dell’aria sociale e, quindi, anche del volontariato». Alle priorità già elencate da Farru, don Pittau ha aggiunto: «Dobbiamo produrre pensiero, cultura alternativa, nella prospettiva della sussidiarietà propria del volontariato».
«Anche attraverso questa rete dedicata – ha concluso Farru – le organizzazioni di volontariato della Sardegna contribuiscono alla costruzione della comunità, al suo consolidamento, alla promozione e alla diffusione della cultura della solidarietà, del dialogo e della collaborazione fra tutti, come valore da perseguire e priorità sociale. In tal senso, l’utilizzo delle nuove tecnologie e degli strumenti ad esse connessi impone agli stessi volontari il ripensamento delle modalità di intervento e di azione del volontariato, che deve utilizzare tutto ciò che ottimizza e facilita la sua azione».

Alla conferenza stampa erano presenti anche i referenti e i coordinatori dei quaranta Sa.Sol.Point di Sardegna Solidale, attivi su tutto il territorio regionale, e i responsabili delle organizzazioni regionali di volontariato che sostengono il CSV.
In conclusione è stato annunciato che il 15 maggio, presso il Campus di Tiscali in Località Sa Illetta (Cagliari), si svolgerà il seminario nazionale denominato Reti mediali, reti solidali. Volontariato e nuove tecnologie, con la partecipazione di rappresentanti dei Centri di Servizio per il Volontariato in Italia, delle organizzazioni di volontariato nazionali e regionali, del Co.Ge. Nazionale e Regionale. In tale circostanza verrà presentato il social network SardegnaSolidalesocial.net, interamente dedicato al volontariato italiano e a quello sardo in particolare, che fa parte anch’esso del Progetto Sa.Sol.Desk. (Luigi Zuncheddu)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa CSV Sardegna Solidale, tel. 340 9638498 (Luigi Zuncheddu), ufficiostampa@sardegnasolidale.it.
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