A Catania un sit-in per la dignità

«Non vogliamo più essere trattati come “merce di scambio” di promesse e annunci che di volta in volta vengono fatti in occasione delle campagne elettorali. Vogliamo rappresentare le nostre istanze e decidere noi del nostro futuro, oggi. Per questo scendiamo in piazza, per far comprendere che facciamo sul serio»: così, dall’Associazione Come Ginestre di Catania, viene presentato il sit-in per la dignità delle persone con disabilità, promosso per domani, 8 giugno, nella città etnea, al quale hanno aderito numerose altre organizzazioni
Cartello con la scritta "Non si risparmia sulla dignità"
Un manifesto sollevato a un’iniziativa di protesta di persone con gravi disabilità e dei loro familiari

«La necessità di organizzare questo sit-in nasce dalla riflessione sul fatto che in questi ultimi mesi abbiamo assistito a un confronto istituzionale senza precedenti e sono venuti al pettine anni ed anni di mediocrità, superficialità, silenzi, abbandono. Ancora oggi continuiamo ad assistere ad inganni, prese in giro, che offendono la dignità delle persone con disabilità. Vorremmo ricordare e affermare il nostro essere, innanzitutto, persone e liberi come tutti, ciò che probabilmente disturba coloro che sulla nostra condizione traggono profitto. Sono tante le denunce fatte su iniquità e diritti disattesi, e altrettante le lotte per affermare i diritti delle persone con disabilità».
Così Salvatore Mirabella, presidente dell’Associazione Come Ginestre di Catania, spiega le ragioni che hanno portato tale organizzazione a promuovere quello che viene presentato come un sit-in per la dignità delle persone con disabilità, in programma per la mattinata di domani, 8 giugno (ore 9), in Piazza Università della città etnea, seguìto alle 10.30 da un incontro con la stampa.

«Abbiamo tantissime volte discusso con tutti i politici, dirigenti, su questi temi – dichiara ancora Mirabella -, ma abbattere le tante barriere culturali ancora esistenti è un compito arduo. La chiusura mentale che spesso ritroviamo nei politici e nei dirigenti non facilita la nostra condizione e ora diciamo basta, perché siamo stanchi di assistere a tutto ciò, ma siamo anche risoluti e determinati. Non vogliamo infatti essere più trattati come “merce di scambio” di promesse e annunci che di volta in volta vengono fatti in occasione delle campagne elettorali. Vogliamo rappresentare le nostre istanze e decidere noi del nostro futuro, oggi. Per questo scendiamo in piazza, per far comprendere che facciamo sul serio».

A fianco di Come Ginestre vi saranno numerose altre organizzazioni, vale a dire l’UICI locale (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), l’ODA (Opera Diocesana Assistenza), il CSR (Consorzio Siciliano di Riabilitazione), le Associazioni Geshan, AUSPICA (Associazione Unità Spinale Cannizzaro), Il Piccolo Principe, 20 Novembre 1989 e Punta al Cuore, le rappresentanze locali di Confcooperative e della Comunità di Sant’Egidio, il Movimento Spontaneo Diversamente Superabili, Riabilitazione Infantile, i Consorzi Sicilia Sport al Vertice e Catania al Vertice e l’Associazione Sportiva Dilettantistica All Sporting.

«Chiederemo – conclude il Presidente di Come Ginestre – che vengano applicate e finanziate le Leggi esistenti, oltreché migliorate quelle obsolete. Che venga inoltre garantito il diritto allo studio e quello di vivere liberi come tutti. Vorremmo che accanto a noi e alle nostre carrozzine ci fosse la società civile catanese e siciliana, quella onesta, le istituzioni civili, religiose, scolastiche e le varie associazioni. Vorremmo altresì che la Politica con la P maiuscola mettesse al centro dell’agenda come priorità l’attuazione degli strumenti per sostenere e tutelare le fragilità sociali. Abbiamo tutti il dovere di sostenere questo principio, perché questa è una battaglia per tutti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@comeginestre.it.

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