Rivogliamo quell’«Avvocato dei Cittadini»!

Si parla del Difensore Civico del Comune di Milano, figura sostanzialmente soppressa nei giorni scorsi, «per contenere la spesa pubblica», nonostante le petizioni, le lettere aperte e altre iniziative lanciate nei mesi scorsi. Una perdita grave, secondo la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) e il Coordinamento Comitati Milanesi, che in un documento ufficiale ne chiedono l'urgente ripristino, sottolineandone la funzione svolta in questi anni di «unico strumento pubblico e istituzionale di tutela dei diritti delle persone con disabilità»

Il sindaco di Milano, Letizia Moratti. La sua Giunta ha sostanzialmente soppresso la figura del Difensore CivicoÈ una battaglia che la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) ha incominciato già da qualche tempo, quella per far sì che Milano non perda il proprio Difensore Civico, figura istituzionale che, non va mai dimenticato, quando funziona bene può essere particolarmente importante anche per i cittadini con disabilità.
Petizioni, lettere aperte e altre iniziative sono state elaborate per tale questione della quale il nostro sito si è già occupato più volte (come da elenco in calce). La situazione, però, non ha certo trovato una soluzione positiva, arrivando anzi, nei giorni scorsi, alla sostanziale soppressione del Difensore Civico, «per contenere la spesa pubblica». Di fronte dunque e questi sviluppi, ancora la LEDHA – insieme al Coordinamento Comitati Milanesi e a
LEDHA Milano – ha prodotto un nuovo documento – cui di seguito diamo ben volentieri spazio – nel quale si chiede con forza di ripristinare quell’importante figura.

Palazzo Marino ha soppresso la figura del Difensore Civico per «contenere la spesa pubblica». Il Difensore Civico rappresentava un interlocutore importante, una sorta di “Avvocato dei Cittadini”, che con la sua presenza evitava che molte controversie giungessero nei tribunali, con tempi e costi maggiori: negli ultimi quattro anni aveva ricevuto oltre 15.000 richieste di intervento. Il Difensore Civico di Milano aveva anche il compito di presentare proposte operative che miglioravano il funzionamento della macchina burocratica, riducendo così alla radice molti motivi di contenzioso.

Il Coordinamento Comitati Milanesi, LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) e LEDHA Milano (Coordinamento Associativo della Città di Milano) esprimono tutta la loro protesta per i modi e per gli effetti causati da un’evidente miopia politica che di fatto pone i Cittadini milanesi oggi nella condizione di non avere più Tutela Civica, non avendo il Comune di Milano provveduto a nominare nei tempi debiti il nuovo Difensore Civico comunale e/o a definire una convenzione con il Difensore Civico Provinciale.
In particolare LEDHA e LEDHA Milano vogliono sottolineare come per le persone con disabilità in questi anni l’ufficio del Difensore Civico di Milano sia stato l’unico strumento pubblico e istituzionale  di tutela dei propri diritti. Da mesi si è chiesto, inutilmente, un confronto e una presa di posizione e di responsabilità del sindaco Letizia Moratti e del Consiglio Comunale su questa vicenda, sperando in un moto di orgoglio in difesa della propria Autonomia rispetto a una norma che chiaramente è in palese contrasto con il tanto decantato “Federalismo”.
Oggi Palazzo Marino ha la possibilità di rivedere questa posizione, stipulando per l’immediato un’apposita convenzione con l’Amministrazione Provinciale e proponendo un tavolo di lavoro per riflettere – sul modello di alcuni Paesi del Nord Europa – sulla possibilità di creare una forma organizzativa indipendente che possa rappresentare la tutela dei diritti contro le discriminazioni dei cittadini milanesi.

Con l’obiettivo dunque di ridare ai Cittadini il sostegno di un Difensore Civico – che esprima una posizione attiva e imparziale – il Coordinamento Comitati Milanesi, LEDHA e LEDHA Milano chiedono un incontro urgente con il presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri, ricordando anche la mozione depositata nella direzione indicata, da parte dei consiglieri comunali Carlo Mario Montalbetti, Andrea Fanzago, Enrico Fedrighini e Ines Patrizia Quartieri.

Qui di seguito i testi più recenti da noi pubblicati sulla questione dei Difensori Civici:
– Non si può accettare in silenzio l’eliminazione del Difensore Civico nei Comuni! (Samuele Animali), disponibile cliccando qui.
– Raccogliamo firme contro l’eliminazione dei Difensori Civici nei Comuni (Fulvio Santagostini), disponibile cliccando qui.
– Quello del Difensore Civico non è un costo inutile, disponibile cliccando qui.
– Già 750 firme raccolte in pochi giorni a favore del Difensore Civico, disponibile cliccando qui.
– Sembrano salvi, almeno per quest’anno, i Difensori Civici, disponibile cliccando qui.
– Perché cambiare quel Difensore Civico?, disponibile cliccando qui.

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa LEDHA (Silvia Ferrario), tel. 02 6570425, 339 8692843, ufficiostampa@ledha.it.

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