Con un articolato documento inviato al Presidente e alla nuova Giunta Regionale delle Marche, il Comitato Associazioni Tutela (CAT) – costituito da quattordici associazioni di volontariato e utenti, delle quali cinque operanti come federazione regionale – ha formulato una serie di proposte in tema di politiche sociali. Il documento prende in esame le problematiche dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali, formulando richieste e proposte.
Tra le richieste delle associazioni si segnalano:
– l’adozione della legge di riordino del settore sociale, riforma che rientrava già nel programma della precedente legislatura, soprattutto al fine di prevedere l’obbligatorietà di alcuni interventi e servizi per tutti coloro che hanno permanente necessità di interventi di assistenza sociale;
– la previsione di gestioni associate obbligatorie dei servizi sociali, proprio allo scopo di assicurare la realizzazione di una rete territoriale di servizi domiciliari diurni e residenziali;
– il trasferimento ai Comuni delle residue competenze socio-assistenziali delle Province;
– la previsione di realizzare Uffici di Pubblica Tutela, al fine di informare e supportare le persone che necessitano di protezione giuridica;
– che per tutte le strutture e i servizi sanitari, socio sanitari e sociali vengano definiti standard di assistenza, tariffe, fabbisogno e compartecipazione economica degli enti. La mancata definizione di questi elementi ha infatti importanti ricadute sulla realizzazione degli interventi e sulla risposta da dare ai bisogni delle persone;
– il potenziamento delle cure domiciliari con l’effettuazione in tutte le Zone Territoriali degli interventi previsti dalle attuali Linee Guida Regionali sulle Cure Domiciliari. Questo in particolare attraverso l’erogazione in tutte le Zone Sanitarie – compresi festivi e prefestivi – delle varie prestazioni previste (assistenza infermieristica, riabilitativa, assistenza tutelare);
– un sostegno alla domiciliarità attraverso l’erogazione di assegni di cura con il sostegno economico ai nuclei familiari che si prendono cura di un congiunto non autosufficiente;
– l’istituzione in ogni Zona Territoriale di un Centro Diurno rivolto a soggetti con malattia di Alzheimer o altre forme di demenza in grado di ritardare l’isituzionalizzazione e di sostenere le famiglie nel gravoso compito di assistenza. Sempre riguardo i soggetti con malattia di Alzheimer, è stato chiesto di realizzare i posti letto regionali di “Nuclei Speciali Alzheimer“, definendone il numero e lo standard di assistenza (non ancora stabiliti).
– di vigilare affinché gli enti gestori delle strutture richiedano agli utenti compartecipazioni economiche nel rispetto della normativa regionale vigente.
Il documento elenca poi una serie di distinte proposte su specifici temi quali la disabilità, la salute mentale e gli anziani non autosufficienti. Viene infine avanzata la richiesta di percorsi partecipati nella programmazione delle politiche degli interventi e dei servizi.
*Comitato Associazioni Tutela delle Marche. Di esso fanno parte oggi: AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) Ascoli Piceno; AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) Regionale; Alzheimer Marche; ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali) Jesi; ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione hAndicappati Trasporti) Marche; ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Marche; Associazione Il Mosaico Moie di Maiolati (Ancona); Associazione La Crisalide; Associazione Libera Mente; Centro H; Gruppo Solidarietà; Tribunale della Salute Ancona; UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) Ancona; UNASAM (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale) Marche.
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