Far crescere l’attenzione sui diritti umani delle persone con disabilità

Nonostante siano ben nove i punti in cui gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati nel 2016 dalle Nazioni Unite facciano esplicito riferimento ai diritti umani delle persone con disabilità, «sia a livello europeo che nazionale - sottolinea Giampiero Griffo, che nei giorni scorsi ha rappresentato il nostro Paese a Bruxelles, durante una due giorni promossa dal Forum Europeo sulla Disabilità - appare ancora scarsa l’attenzione a tali diritti. In tal senso va incentivato l’impegno delle organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie»
Bruxelles, 7-8 giugno 2017, Giampiero Griffo, Berhanu Tefera, Silvia Cutrera e Orsolya Bartha
Giampiero Griffo (primo da sinistra) e Silvia Cutrera (terza da sinistra), che hanno rappresentato l’Italia alla due giorni di Bruxelles, insieme a Berhanu Tefera dell’African Disability Forum e a Orsolya Bartha dell’IDA (International Disability Alliance). La foto è stata scattata in occasione della festa per il primo compleanno dell’albergo “fumetto” che li ha ospitati

Nei giorni scorsi l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, sulla base di un progetto finanziato dalla Commissione Europea, ha organizzato a Bruxelles una due giorni di iniziative dedicata ai diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, ovvero SDGs), fissati da parte delle Nazioni Unite – come ampiamente riferito anche su queste pagine – il 25 settembre dello scorso anno.
Nel dettaglio, il 7 giugno vi è stato un incontro al Parlamento Europeo con la partecipazione di Eurodeputati e di rappresentanti delle Direzioni Generali della Commissione Europea, per far conoscere le iniziative in corso sul tema da parte dell’Unione Europea.
L’8 giugno, invece, è stato organizzato un seminario europeo cui hanno partecipato i rappresentanti di organizzazioni di persone con disabilità di dodici Paesi, dello staff dell’EDF, dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani di Ginevra e dell’IDA (International Disability Alliance).
Per l’Italia erano presenti Silvia Cutrera, a nome di DPI (Disabled Peoples’ International), Luisella Bosisio Fazzi del FID (Forum Italiano sulla Disabilità) e Giampiero Griffo per l’EDF.

«Il bilancio finale della due giorni – sottolinea Griffo – presenta luci e ombre. In generale, infatti, nonostante gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU facciano riferimento esplicito in ben nove punti alle persone con disabilità – come ampiamente ricordato già su queste pagine – appare ancora scarsa, sia a livello europeo che nazionale, l’attenzione ai diritti delle stesse persone con disabilità, tema assai poco menzionato nei documenti attualmente disponibili. È quindi importante incoraggiare le organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie ad utilizzare i vari impegni internazionali che coinvolgono gli Stati aderenti alle Nazioni Unite, come un nuovo strumento per indirizzare le politiche di inclusione e monitorarne i risultati. Gli Obiettivi di Sviluppo, infatti, sono basati sul rispetto dei diritti umani e quindi del tutto in linea con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e hanno l’obiettivo che nelle politiche di sviluppo nessuno rimanga indietro, incluse pertanto le persone con disabilità».

Il seminario di Bruxelles dell’8 giugno ha fatto emergere una serie di azioni a livello nazionale, europeo e internazionale, di cui prossimamente daremo ampia informazione ai Lettori.
«Intanto in Italia – annota ancora Griffo – il presidente del Consiglio Gentiloni ha preso sotto la propria responsabilità il coordinamento delle attività sugli Obiettivi di Sviluppo, che prima erano a carico del Ministero dell’Ambiente. Questo è certamente un passo avanti per una visione più ampia dei temi legati alle varie questioni riguardanti l’applicazione degli Obiettivi. In tal senso, la FISH, DPI Italia e la RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo) invieranno allo stesso Presidente del Consiglio un proprio documento di proposte elaborato sulla strategia italiana per gli Obiettivi di Sviluppo e questo sarà tra l’altro uno dei temi da discutere nella prossima conferenza programmatica della FISH». (S.B.)

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