L’inclusione scolastica è un diritto, non una “gentile concessione”!

«L’inclusione scolastica - si legge in una nota dell’ANFFAS - è un diritto, non un “miraggio” o una “gentile concessione” da parte delle Istituzioni. Per questo abbiamo deciso di lanciare una campagna di monitoraggio, mobilitando la nostra base associativa, per fare emergere tutte le disfunzioni che potranno riscontrarsi all’inizio del nuovo anno scolastico. E questo sia per promuovere a livello locale la realizzazione di documenti come le Linee Guida prodotte dalla Regione Lombardia, sia per sorvegliare la reale applicazione dei diritti degli alunni con disabilità di ogni ordine e grado»
Ragazzi con varie disabilità davanti a una scuola
Ragazzi con varie disabilità davanti a una scuola

«Manca poco più di un mese all’avvio dell’anno scolastico 2017-2018 – si legge in una nota dell’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) – e come avviene ormai costantemente, le domande che si pongono tutti gli studenti con disabilità e le loro famiglie restano invariate: le ore di sostegno assegnate a mio figlio saranno quelle di cui ha realmente necessità e soprattutto saranno garantite? I miei diritti di alunno saranno rispettati? Potrò andare in gita con la mia classe senza problemi? Il PEI (Piano Educativo Individualizzato), sarà redatto nei tempi e rispettato?».

«In questo panorama incerto – prosegue la nota -, in cui l’inclusione scolastica sembra quasi essere un “miraggio” più che un diritto costituzionalmente garantito, si inseriscono come nota positiva le Linee Guida a supporto dell’inclusione scolastica prodotte dalla Regione Lombardia, volte ad assicurare risorse e indirizzi in vista proprio dell’inizio del nuovo anno scolastico. Esse, infatti, rappresentano una valida base da cui partire per monitorare la preparazione al nuovo anno scolastico, con l’obiettivo di tutelare sin dal primo giorno di scuola a livello nazionale tutti gli alunni con disabilità, affinché possano usufruire di tutti i servizi e sostegni loro necessari per esercitare i propri diritti a un’effettiva inclusione scolastica in condizioni di parità con tutti gli altri alunni e studenti».
Delle Linee Guida prodotte dalla Regione Lombardia e alle quali fa riferimento l’ANFFAS, abbiamo dato ampia notizia nei giorni scorsi, ricordando che esse sono state elaborate su impulso, tra gli altri, della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) (organismi cui l’ANFFAS stessa aderisce), incontrando anche il pieno favore, rispetto agli alunni con disabilità visiva, dell’UICI Lombardia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), ciò di cui ci occuperemo in altra parte del giornale.

«Nonostante la recente riforma nazionale [il riferimento è in particolare al Decreto Legislativo 66/17, attuativo della Legge 107/15, cosiddetta “La Buona Scuola”, N.d.R.], il percorso scolastico degli alunni con disabilità – viene ancora sottolineato dall’ANFFAS – continua a non apparire certo e dubbi, timori e perplessità rimangono tra le famiglie: è per questo motivo che la nostra Associazione, da sempre impegnata per il rispetto dell’inclusione scolastica di tutti i ragazzi e i bambini con disabilità, ha attivato una campagna di monitoraggio su tutto il territorio, mobilitando l’intera base associativa non solo per promuovere a livello locale la realizzazione di documenti come le Linee Guida della Lombardia, ma anche e soprattutto per sorvegliare la reale applicazione dei diritti degli alunni con disabilità di ogni ordine e grado».
«La scuola è fondamentale per la crescita di tutti i ragazzi – dichiara a tal proposito Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS -, compresi quelli con disabilità, e l’inclusione scolastica di conseguenza dev’essere garantita, perché è un diritto, non un “miraggio” o una “gentile concessione” da parte delle Istituzioni. Come dimostra poi il numero sempre maggiore di famiglie rivoltesi ai Tribunali per vedere rispettati i diritti dei propri figli, nessuno è disposto ad accettare passivamente ulteriori mancanze e attraverso questa nostra campagna desideriamo far venire alla luce tutte le eventuali disfunzioni che si riscontreranno in avvio dell’anno scolastico».
«E in caso di accertate violazioni – conclude Speziale – non esiteremo nemmeno a rivolgerci anche alla Magistratura, perché, come sempre, siamo pronti a batterci nei luoghi deputati, alla luce della nostra presenza ai Tavoli Ministeriali che trattano questa tematica». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net (Roberta Speziale).

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