Scuola: importanti quelle “Linee Guida” (non solo per la Lombardia)

Viva soddisfazione viene espressa dall’UICI Lombardia, rispetto alle “Linee Guida per lo svolgimento dei servizi a supporto dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”, prodotte dalla Regione Lombardia, «un documento - secondo il presidente di tale Associazione Nicola Stilla - che rappresenta non solo l’ulteriore affermazione del diritto allo studio per gli alunni non vedenti e ipovedenti, ma anche un ottimo esempio di dialogo tra Associazioni e Istituzioni». Quelle stesse “Linee Guida” erano state ritenute dall’ANFFAS come «una valida base di lavoro anche a livello nazionale»

Particolare di bimbo a scuola che disegna con una matitaAnche l’UICI della Lombardia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – così come la Federazione LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) e l’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), che ne aveva parlato, come avevamo riferito in questi giorni, di una valida base di lavoro anche a livello nazionale – commenta con grande favore la Deliberazione di Giunta n. 6832/17, con cui la Regione Lombardia ha approvato le Linee Guida per lo svolgimento dei servizi a supporto dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
«Prendiamo atto con viva soddisfazione – si legge infatti in una nota dell’UICI lombarda – dell’importantissimo risultato ottenuto nel campo dei servizi di supporto all’integrazione scolastica rivolti agli studenti con disabilità e in particolar modo a quelli con disabilità visiva. Quelle Linee Guida istituiscono criteri precisi, modalità e procedure ben definite, inerenti l’erogazione dei suddetti servizi».

Oltre alla riassegnazione delle competenze dei servizi, già in carico alle Province, e attribuite ora in parte ai Comuni e in parte alle nuove ATS (Agenzie di Tutela della Salute), che hanno assunto alcuni oneri delle ex ASL, nello specifico delle disabilità visive, quelle Linee Guida garantiscono, in virtù degli standard definiti, una dote media per ogni studente con disabilità visiva pari a 5.800 euro, che in casi particolari può essere aumentata a 7.000 euro. Inoltre, i soggetti erogatori dei servizi dovranno fornire tutti gli interventi richiesti (consulenza tiflologica e tifloinformatica, testi scolastici adattati, materiale didattico e assistente alla comunicazione) e per essere appunto considerati quali soggetti erogatori, dovranno preventivamente dimostrare di possedere le competenze necessarie e il personale qualificato per poter svolgere il servizio in quel determinato territorio.
«Assume poi particolare rilevanza – viene sottolineato dall’UICI – il ruolo attribuito alle Associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità, che saranno coinvolte nel monitoraggio degli obiettivi e degli intenti realizzati con le Linee Guida. Risulta infine particolarmente apprezzabile che la Regione Lombardia, per garantire gli standard minimi, abbia stanziato ulteriori 8 milioni e 500.000 euro, che vanno ad aggiungersi alla somma messa a disposizione dallo Stato per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità».

«Siamo estremamente soddisfatti del risultato raggiunto – dichiara Nicola Stilla, presidente dell’UICI Lombardia – che da ogni punto di vista ritengo si possa definire “storico”. L’acquisizione delle competenze in materia da parte della Regione Lombardia, crediamo possa consentire di guardare al futuro dei nostri studenti in una prospettiva maggiormente inclusiva. Le Linee Guida approvate, infatti,  hanno un intento ben preciso: erogare un servizio che rispetti standard minimi uniformi su tutto il territorio regionale. Siamo perciò convinti che, nonostante le difficoltà iniziali, con l’entrata in vigore di queste Linee Guida si metterà fine alle enormi incertezze che negli ultimi anni si sono presentate di fronte agli studenti e alle loro famiglie all’inizio delle lezioni, per via dei rimpalli di responsabilità tra Comuni, Province e Regione».

«Questi standard – sottolinea per altro Stilla – sono stati stabiliti sulla base dei dati “storici” ricavati dalle Province e saranno quindi da verificare sul campo, tant’è che dal punto di vista dell’applicazione possiamo considerare come sperimentale il prossimo anno scolastico 2017-2018. Auspico di conseguenza una fattiva collaborazione da parte delle famiglie dei nostri ragazzi, affinché ci segnalino prontamente disfunzioni che, non lo nascondiamo, sono da mettere in conto. Ritengo quindi che proprio nei prossimi mesi ci sarà la fase più delicata, quella attuativa, che come Associazione, insieme alle famiglie, ci vedrà vigilare con la massima attenzione sulla corretta applicazione delle nuove Linee Guida, dialogando con le Istituzioni preposte in maniera serena e propositiva, per segnalare eventuali anomalie o disfunzioni».

«In ogni caso – conclude il Presidente dell’UICI Lombardia – sono fermamente convinto che l’obiettivo raggiunto rappresenti non solo l’ulteriore affermazione del diritto allo studio per gli alunni non vedenti e ipovedenti, ma anche un ottimo esempio di dialogo fra Associazioni di tutela delle persone con disabilità e Istituzioni. Esprimo in tal senso un ringraziamento alla Regione Lombardia, per avere deciso di farsi carico di una problematica complessa, individuando le risorse aggiuntive necessarie per omogenizzare e ampliare la qualità dei servizi e per la disponibilità al confronto nella definizione dei criteri, delle modalità e delle procedure per l’erogazione dei servizi di supporto all’inclusione scolastica». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Massimiliano Penna (addetto alla comunicazione dell’UICI Lombardia), addettostampa@uicilombardia.org.

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