Nuove tecnologie per la disabilità visiva

Tre importanti appuntamenti verranno promossi nelle prossime settimane dalla Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità dell’UICI Provinciale di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con l’obiettivo di presentare alcuni nuovi ausili studiati specificamente per l’autonomia delle persone con disabilità visiva. Il primo di essi, il 28 settembre, sarà dedicato a “Horus”, dispositivo realizzato per assistere la persona nella lettura dei testi e nel riconoscimento di oggetti e volti, oltreché per descrivere foto e scenari
Dispositivo "Horus"
Utilizzo del dispositivo “Horus” da parte di una persona con disabilità visiva

Tre importanti appuntamenti verranno promossi nelle prossime settimane dalla Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità dell’UICI Provinciale di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con l’obiettivo di presentare alcuni nuovi ausili studiati specificamente per l’autonomia delle persone con disabilità visiva.

Sugli incontri in programma per il 7 e 19 ottobre, dedicati rispettivamente al bastone elettrico BEL e al bracciale sonoro, avremo modo di tornare prossimamente. Qui ci occupiamo del primo appuntamento, previsto per giovedì 28 settembre (ore 10-13 e 15-18) e che come il secondo richiede una prenotazione entro il 22 settembre.
Vi si parlerà di Horus, dispositivo composto da una cuffia indossabile con telecamere e da una parte tascabile, contenente un potente processore e una batteria di lunga durata. Una volta indossata la cuffia, la persona attiva le diverse funzionalità grazie a pulsanti facilmente individuabili, di forme diverse, presenti sia sulla parte indossabile sia su quella tascabile.
Ma a cosa serve esattamente Horus? Legge testi, anche su superfici non piatte; apprende e riconosce i volti delle persone, avvisando in automatico quando si incontra qualcuno di noto; riconosce oggetti dei quali, una volta inquadrati (il dispositivo aiuta l’utente a centrare l’oggetto tramite indicazioni sonore), impara appunto l’aspetto. Grazie alla percezione 3D, è poi in grado di riconoscere lo stesso oggetto da qualsiasi angolazione; e ancora, avverte la persona in caso di ostacoli lungo il cammino, tramite un software che converte gli input visivi in istruzioni verbali; infine, descrive foto e scenari.

Di gran prestigio e risonanza culturale è anche la sede scelta dall’UICI per gli incontri, vale a dire l’Istituto Paolo Colosimo (Via Santa Teresa degli Scalzi), una delle più importanti strutture italiane per l’avviamento alla scolarizzazione e al lavoro dei giovani privi della vista, fondata nel 1892, inizialmente come filiale della Società Nazionale Regina Margherita Pro Ciechi, e oggi divenuta una vera e propria Istituzione, dove gli studenti, provenienti da tutto il Mezzogiorno d’Italia, possono beneficiare di convitto, laboratori e sport, tutto su misura delle peculiari esigenze richieste dalla minorazione visiva. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria_anastasia@uicinapoli.it (Giuseppe Fornaro).

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