È nato già da qualche settimana (esattamente il 22 aprile scorso) il Coordinamento Varesino delle Associazioni di Disabilità (CVD), su impulso della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), referente, quest’ultima, della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) nella Regione Lombardia.
In tal senso, alcune associazioni che si occupano di disabilità nella Provincia di Varese hanno risposto a un bisogno da molto tempo e da tutti sentito: quello di unirsi a formare una “voce sola” per la difesa dei diritti delle persone con disabilità. Se quindi Insieme per i diritti era nato inizialmente come progetto tra UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e LEDHA, diventando poi un convegno nel dicembre del 2009, si è ora trasformato appunto in Coordinamento Varesino delle Associazioni di Disabilità.
Ma quali sono i temi e gli obiettivi della nuova organizzazione? Sono riassumibili in tre punti fondamentali: non importa il tipo di patologia, pur tenuto conto della specificità di ciascuna; non importa l’età del disabile, pur sapendo che le esigenze hanno risposte differenti; non importa dove e con chi vive la persona con disabilità, purché la sua vita sia dignitosa.
Di sicuro e in ogni caso, la persona con disabilità deve vedere rispettati i suoi diritti o che qualcuno al suo posto se ne occupi, nel caso non possa esigerli in prima persona. E non solo a parole.
Unirsi in un coordinamento significa avere obiettivi di unitarietà, ricercare risposte a tematiche comuni, “fare massa” di fronte alle Istituzioni per pretendere l’esigibile dovuto e per sensibilizzarle su quello che ogni famiglia con persone con disabilità affronta nella vita di ogni giorno: se infatti le cure, il supporto ai familiari e le difficoltà economiche sono problemi reali per tutti, anche il tempo libero, i progetti di vita possibili – obbligati o mancati – hanno bisogno di risposte concrete.
E questi obiettivi si raggiungono dando concretezza a parole importanti come quelle scritte nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che anche l’Italia e molti Comuni hanno via via ratificato. Significa in sostanza riconoscere che le persone con disabilità sono persone e in quanto tali possono pretendere di avere desideri da realizzare e di vivere la migliore esistenza possibile, esattamente come gli altri. Significa infine esigere di non essere considerati solo come “insieme di bisogni”.
Insomma, le persone con disabilità vogliono vivere e non “essere vissute” o considerate solo fonte di spesa per la società. Vogliono essere protagoniste.
Al nuovo Coordinamento hanno aderito l’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Varese e Busto Arsizio, l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) di Varese, ADT (Associazione Donatori del Tempo), l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) di Varese, Busto Arsizio, Luino e Ticino, l’ARCA (Centro Diurno Disabili per Minori) di Tradate, l’ASPI (Associazione Parkinson Insubria) e la UILDM di Varese (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare).
La nuova organizzazione – che il 31 maggio scorso ha tenuto la propria prima riunione aperativa – resta ora aperta a tutte quelle associazioni che si occupano di disabilità che vorranno aderire in base agli scopi indicati al momento della fondazione..
*Presidente del Coordinamento Varesino delle Associazioni di Disabilità.
Articoli Correlati
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…
- Donne e minori con disabilità: cosa dovrebbe esserci nel Terzo Programma d'Azione Nell’ampio e importante approfondimento che presentiamo oggi, Giampiero Griffo dettaglia una serie di specifiche linee di azioni che dovrebbero essere inserite nel nuovo Programma d’Azione dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle…
- Il Disegno di Legge Zan e la disabilità: opinioni a confronto Riceviamo un testo dal sito «Progetto Autismo», a firma di Monica Boccardi e Paolo Cilia, che si riferisce, con toni critici, a un contributo da noi pubblicato, contenente due opinioni…