Anche l’Associazione CEPIM di Genova parteciperà attivamente alle iniziative promosse per la Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down di domenica 8 ottobre, evento di cui abbiamo già ampiamente riferito in altra parte del giornale.
Lo farà innanzitutto con una postazione al Porto Antico del capoluogo ligure (Calata Falcone-Borsellino, ore 10-18), dove in cambio di un contributo, offrirà ai cittadini un messaggio di cioccolato, realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale, così come faranno tante altre organizzazioni in varie parti d’Italia. I fondi raccolti verranno naturalmente utilizzati per finanziare progetti di inclusione e autonomia rivolti a persone con sindrome di Down.
Ma non solo, sempre domenica 8 (ore 10-16), tutte le persone con sindrome di Down che prenderanno parte alla raccolta fondi potranno uscire gratuitamente in barca a vela, per un’escursione fuori dal Porto, grazie al Progetto New Social Sea, ideato da Lidia Schichter e dal Club Vela Camogli per avvicinare le persone con disabilità agli sport acquatici quali la vela e la canoa. Un’iniziativa, quest’ultima, già presentata anche su queste pagine.
Aderente al CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), l’Associazione CEPIM è nata a Genova nel 1974, grazie all’impegno di alcune giovani famiglie di bimbi con sindrome di Down, e lavora quindi da più di quarant’anni 40 anni per contribuire a un profondo cambiamento culturale e favorire la partecipazione e la piena inclusione delle persone con sindrome di Down nel contesto sociale in cui vivono.
Nel 2013 ha dato vita alla Fondazione CEPIM che, in continuità con il lavoro svolto dall’Associazione, gestisce oggi servizi accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale e gratuiti per le famiglie, per l’inclusione non solo delle persone con la Sindrome di Down, ma anche con altre patologie di ritardo intellettivo di origine genetica. In particolare, la Fondazione segue sin dalla primissima infanzia oltre trecento bambini e adulti liguri, attraverso la gestione diretta di una serie di servizi per favorirne la crescita e lo sviluppo, l’acquisizione di competenze e di un’autonomia personale necessarie ad affrontare la vita adulta e facilitarne l’integrazione sociale a tutti i livelli. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Cristina Pivetta (presidente CEPIM), cristina.pivetta@fondazionecepim.it.
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