Un dialogo tra sordi?

di Giorgio Genta*
Sembra proprio che sia tale quello tra le famiglie con disabilità e le Istituzioni, da una parte, i professionisti della riabilitazione in età evolutiva dall'altra. Con le prime, infatti, l'unico punto fisso sembra essere sintetizzato dalla formula «sempre meno, sempre più difficile». I secondi, dal canto loro, continuano a negare nei fatti una collaborazione partitetica con le famiglie coinvolte nei problemi

Mano sull'orecchioAlcuni dei nostri figli con disabilità sono sordi. Le nostre famiglie, invece, non sono sorde affatto, specialmente per tutto quello che riguarda i loro ragazzi. E il dialogo con i professionisti della riabilitazione dell’età evolutiva (ma non solo quelli) resta un punto assai importante, come importante è il dialogo con le Istituzioni.

Ebbene, entrambi questi dialoghi sono in stato di grave sofferenza. Quello con le Istituzioni è diventato un balletto di smentite e di conferme, con un unico punto fisso: sempre meno, sempre più difficili. Che cosa? Gli aiuti naturalmente, le previdenze normative ed economiche, gli sgravi fiscali, l’integrazione scolastica, l’inclusione sociale.
Non molto differente il discorso con i professionisti della riabilitazione, prevalentemente arroccati su posizioni che negano nei fatti una collaborazione paritetica con le famiglie. L’autoreferenzialità, il ritenersi portatori di un sapere “rivelato”, il misconoscere l’utilità e l’importanza delle conoscenze accumulate dalle famiglie in decenni di riabilitazione domiciliare, il prevalere degli interessi professionali su quelli dell’utenza. E poi il peso anche politico delle strutture accreditate che solitamente vedono la domiciliarità dei trattamenti come il fumo negli occhi.

Naturalmente non è sempre rigorosamente così, esistono professionisti aperti al dialogo e all’arricchimento professionale, culturale e umano reciproco. Purtroppo non sono molti. Attendiamo ansiosamente di essere smentiti. Nei fatti.

*Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi).

Sulle questioni affrontate in questo testo, suggeriamo anche la lettura di: Chiediamo un dialogo che vada oltre le «belle parole sulla famiglia» (Giorgio Genta), disponibile cliccando qui.
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