Il turismo accessibile che già c’è e quelli che lo sanno comunicare meglio

Un concorso rivolto all’“accessibilità che c’è già” nelle varie tipologie di turismo (culturale, enogastronomico, sportivo, congressuale, balneare, montano, termale, scolastico o religioso) e a coloro che la sanno meglio comunicare: questo è “Turismi accessibili”, meritoria iniziativa promossa dall’Associazione Diritti Diretti, alla cui terza edizione possono partecipare giornalisti, comunicatori e pubblicitari, attraverso articoli, servizi radiotelevisivi, spot, video e campagne di comunicazione, dedicati a chi abbia unito l’accessibilità all’innovazione, alla bellezza o alla sostenibilità

Immagini rappresentative del turismo (valigie, ombrellone, salvagente, un globo)È già partita da una ventina di giorni l’avventura della terza edizione di Turismi accessibili: giornalisti, comunicatori e pubblicitari superano le barriere, il premio nazionale, a partecipazione gratuita, promosso dall’Associazione abruzzese Diritti Diretti, seguito sin dagli inizi anche dal nostro giornale.
Si tratta, lo ricordiamo, di un’iniziativa ideata da Simona Petaccia, presidente di Diritti Diretti, voluta per far conoscere le buone pratiche sull’accessibilità, raccontate appunto da giornalisti, pubblicitari e comunicatori, attraverso articoli, servizi radiotelevisivi, spot pubblicitari, video e campagne di comunicazione, dedicati a chi abbia ha prodotto sviluppo socio-economico, unendo l’accessibilità ai concetti di appeal, innovazione, bellezza e/o sostenibilità.
L’invito alla partecipazione, per altro, è indirizzato anche alle realtà pubbliche e private (enti, aziende, istituzioni culturali, associazioni ecc.) che abbiano affidato iniziative di informazione e di comunicazione sull’accessibilità a tali professionisti.
Si tratta quindi di un concorso rivolto all’“accessibilità che c’è già” nelle varie tipologie di turismo: culturale, enogastronomico, sportivo, congressuale, balneare, montano, termale, scolastico o religioso.

«Nella scorsa edizione – sottolinea Petaccia – le persone che hanno scelto di votare per una delle opere candidate sono state 1.347. Questo vuol dire che siamo riusciti a fare appassionare le persone al tema dell’accessibilità universale, se è vero che quel numero è quasi raddoppiato rispetto alla prima edizione, in cui avevamo registrato 721 voti».
Sarà infatti proprio il Premio del Pubblico a fare assegnare 1.000 euro all’inizistiva più votata, mentre il Premio degli Esperti consisterà in una targa. «È stata fatta questa scelta – spiega la Presidente di Diritti Diretti – di assegnare il premio in denaro attraverso la giuria popolare, per evitare eventuali “conflitti d’interesse” con i partecipanti. La nostra Associazione, infatti, opera già da anni nel settore del turismo accessibile, e in tal senso ha avuto modo di entrare in contatto con numerosi professionisti che operano sia in questo campo che in quello della comunicazione».

«Turismi accessibili– conclude Petaccia – è un premio autofinanziato dalla nostra Associazione, ma è stato bello vedere una buona risposta da parte delle Istituzioni. Tra gli altri, infatti, l’edizione 2017 ha ottenuto anche il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Camera dei Deputati». (S.B.)

La partecipazione al Premio Turismi accessibili: giornalisti, comunicatori e pubblicitari superano le barriere è aperta fino al 5 maggio 2018. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@dirittidiretti.it.

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