Gli “Esclusi” di Fabriano

Andrà in scena il 27 gennaio, sempre a Fabriano (Ancona), la rappresentazione di "Targato H", nell'ambito della rassegna teatrale biennale “Il Teatro degli Esclusi”, iniziata a fine novembre con "L'ultimo metrò" e proseguita a metà dicembre con "Scemo di guerra"

Prosegue al Teatro Gentile di Fabriano (Ancona) la rassegna denominata Il Teatro degli Esclusi, promossa dagli Assessorati ai Servizi Sociali e alla Cultura del Comune marchigiano, in collaborazione con il Centro Sociale Diurno per persone con disabilità “Un mondo a colori”, la Cooperativa Sociale Il Tulipano e l’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri Morea.
La direzione artistica e organizzativa è affidata – come sempre fin dagli esordi nel 1996 – al Teatro Pirata, compagnia fondata nel 1993 a Jesi, sempre in provincia di Ancona.Uno scorcio di Fabriano

«Il teatro è una forma d’arte che non può fare a meno delle contaminazioni con la diversità, aiutandoci spesso ad avvicinarci ad un altro valore fondamentale che è la libertà. Libertà di essere diverso», spiegano i responsabili del Teatro Pirata.
Tre spettacoli per un totale di cinque appuntamenti: è questo il programma della nuova rassegna inaugurata il 25 novembre con L’ultimo metrò, pièce liberamente tratta dal romanzo Ambaraba di Giuseppe Culicchia e messa in scena da un gruppo formato dall’incontro degli ospiti del Centro Diurno di Fabriano con gli studenti dell’Istituto Tecnico Morea.
Successivamente, il 15 dicembre, ha avuto luogo la rappresentazione di Scemo di Guerra – di e con Ascanio Celestini, una produzione di Fabbrica e della Biennale di Venezia.
Il 27 gennaio (ore 21.15, preceduto da uno spettacolo riservato alle scuole superiori alle 10 dello stesso giorno) sarà la volta infine di Targato H della compagnia di Senigallia (Ancona) La Brigata Arlecchino.
Qui il protagonista è un attore disabile, al centro di uno spettacolo comico sulla stessa disabilità, che viene presentato così dal Teatro Pirata: «Tramite l’elaborazione comica di fatti apparentemente drammatici vissuti giornalmente da Zanza, la disabilità diviene una targa che, come una scatola magica, sprigiona opportunità inaspettate di riso. Una risata cosciente, meditata, profonda, se vogliamo amara, ma usata dall’autore-attore come mezzo di lotta contro le concezioni pietistiche e conservatrici che fanno dell’handicappato una vittima bisognosa di carità».
(B.P.)

Per ulteriori informazioni:
Teatro Pirata, tel. 0731 56590
box@teatropirata.com – www.teatropirata.com
Teatro Gentile, tel. 0732 259938
teatrogentile@libero.it – www.teatrogentile.it
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