La cultura proiettata con forza verso l’accessibilità

Si fa particolarmente apprezzare, anche in vista dell’ormai imminente Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre, il fervore per l’accessibilità di numerose strutture culturali del nostro Paese. Di alcune iniziative di questi giorni ci siamo già specificamente occupati in altre parti del giornale, qui ne segnaliamo alcune altre del tutto degne di nota, a Udine, Eboli (Salerno) e Lucca
La conservatrice del Museo Archeologico di Udine Paola Visentini guida una visita tattile
Paola Visentini, conservatrice del Museo Archeologico di Udine, coordina una visita tattile

Si fa particolarmente apprezzare, anche in vista dell’ormai imminente Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre, il fervore per l’accessibilità di numerose strutture culturali del nostro Paese.
Di alcune iniziative di questi giorni ci siamo già specificamente occupati in altre parti del giornale, qui ne segnaliamo alcune altre del tutto degne di nota, a partire da un progetto che abbiamo già raccontato ampiamente qualche tempo fa, definendolo «un modello centroeuropeo per l’accessibilità dei contenuti culturali».
Si tratta di COME-IN! Cooperazione per una piena accessibilità ai musei – Verso una maggiore inclusione, iniziativa triennale avviata nel luglio dello scorso anno, che si protrarrà fino al 30 giugno del 2019, con il finanziamento del Programma Interreg Europa Centrale, proponendosi l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale, tramite il potenziamento delle capacità di musei di piccole e medie dimensioni di attrarre visitatori, rendendosi accessibili alle persone con disabilità.
A questo scopo stanno lavorando ben venti partner (coordinati dall’Iniziativa Centro Europea InCE) di Italia, Slovenia, Austria, Croazia, Germania e Polonia, per immaginare percorsi che individuino standard trasnazionali per garantire innovatività e ampliare l’attenzione ai bisogni quotidiani delle persone.
Quale “apripista”, per sperimentare l’efficacia delle proposte di COME-IN!, è stato scelto il Museo Archeologico di Udine, e il successo già ottenuto è notevole, a giudicare dalle oltre 1.500 persone che vi hanno visitato, nelle prime due settimane di apertura al pubblico, la mostra multisensoriale Donne, madri, dee. Linguaggi e metafore universali nell’arte preistorica, dotata della giusta segnaletica (dépliant in braille e dépliant con linguaggio semplificato in italiano, inglese, tedesco e sloveno), dell’installazione di piante di orientamento e piante tattili e della creazione di un percorso multisensoriale.
Come per gli altri musei italiani, nella prima domenica del mese, ovvero quella del 3 dicembre, l’ingresso all’Archeologico di Udine sarà gratuito e per l’occasione verrà celebrata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, con visite guidate alla mostra e laboratori gratuiti per bambini (alle 10.30 e alle 14), sempre nell’ambito di COME-IN!

Un’altra iniziativa da segnalare è quella che il 3 dicembre verrà proposta in mattinata al Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele, consistente anche qui in percorsi per persone non vedenti e ipovedenti le quali, grazie al Progetto Vedere il Museo Ascoltando e Toccando, promosso dalla Direzione e dal Servizio Educativo della struttura, potranno toccare fedeli riproduzioni delle opere esposte e ascoltare il racconto della vita degli antichi abitanti della Valle del Sele.
Per l’occasione, inoltre, verrà presentata la nuova guida in Braille, realizzata in collaborazione con la Cooperativa Leggere Chiaro di Salerno, nella quale sono state inserite le testimonianze archeologiche immesse nel percorso museale, corredate anche dalla presenza di una scelta di immagini.
All’iniziativa ha fornito il proprio contributo anche la Sezione di Eboli di DPI Campania (Disabled Peoples’ International), e il Comune della città campana, con il suo disability & case manager Generoso Di Benedetto.

E da ultima, ma non certo ultima, un’iniziativa già partita la scorsa settimana, ma che si protrarrà fino al 10 dicembre, vale a dire I‐ΣMIGRAZIONI, mostra collettiva, transmediale e multimediale, allestita in Palazzo Ducale a Lucca, per la terza edizione del Photolux Festival, Biennale Internazionale di Fotografia. Per la prima volta, infatti, vi si tengono visite guidate con speciali esperienze estetiche tattili, percorsi per non vedenti e non udenti.
Si tratta di un progetto di inclusione sociale e culturale, voluto dal direttore artistico del Photlux Festival Enrico Stefanelli e curato dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, da anni impegnata con Elizabeth Franchini nella sensibilizzazione e realizzazione di progetti sul tema dell’accessibilità. (S.B.)

A questo link è disponibile un approfondimento sull’iniziativa di Lucca.
Per ulteriori informazioni:
° Udine (Progetto COME-IN!): comein@cei.int
° Eboli (Salerno): disability.manager@comune.eboli.sa.it (Generoso Di Benedetto)
° Lucca: anna.benedetto.lucca@gmail.com (Anna Benedetto)

Share the Post: