«Mangiano poche verdure, legumi, pesce, cibi integrali e frutta secca, ma fanno molto sport»: avevamo sintetizzato così, lo scorso anno, i risultati dell’indagine promossa dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), primo passo del Progetto Sani e Belli, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato dalla stessa AIPD, in collaborazione con l’Unità Operativa Malattie Rare e con quella di Medicina dello Sport del Policlinico Gemelli di Roma.
L’obiettivo dell’iniziativa era stato sostanzialmente quello di migliorare la qualità di vita delle persone con sindrome di Down, con particolare riguardo al benessere dato da una sana e corretta alimentazione e da una costante attività fisica. Al centro di tutto, per altro, il coinvolgimento sempre più consapevole delle stesse persone con sindrome di Down rispetto a tali tematiche.
Nel corso di quattordici mesi, dunque, sono stati prodotti e sperimentati vari materiali, si è approfondito il problema – confermando che le persone con sindrome di Down hanno un rischio maggiore di sovrappeso/obesità rispetto alla popolazione generale, dovuto a fattori biologici, ma proprio anche a scelte alimentari non corrette e a una scarsa attività fisica -, si sono verificate diverse modalità educative.
Il tutto, a conclusione del progetto, è stato ora raccolto in una pubblicazione, intitolata semplicemente Sani e belli. Linee guida per una corretta alimentazione e attività fisica (quaderno AIPD n. 24), curata da Anna Contardi, Monica Berarducci, Francesco Cadelano e Giorgia Scivola.
«L’intento – spiegano dall’AIPD – è quello di mettere a disposizione il lavoro realizzato, nella speranza di estendere la sensibilità sul tema al maggior numero di persone possibile».
Il volume è a disposizione delle famiglie in tutte le sedi locali dell’AIPD (a questo link ne è disponibile l’elenco). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com (Marta Rovagna).
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