Prende il nome dall’articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, e in particolare dal diritto per ogni individuo «di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità» e «di godere delle arti», la nuova pubblicazione informativa denominata appunto «Articolo 27», il cui primo numero è recentemente uscito.
L’iniziativa è stata promossa dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona e dalla Direzione Generale Educazione e Ricerca – Servizio I – Ufficio Studi del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), in collaborazione con l’ENS (Ente Nazionale Sordi) e con l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale).
Lo scopo è quello di far conoscere i musei e i luoghi della cultura italiani che hanno posto in essere iniziative e azioni finalizzate a favorire l’accesso ai contenuti culturali ed esperienze inclusive e significative alle persone con disabilità.
«“Articolo 27” – spiegano dal Museo Omero – facilita la ricerca dei musei e dei luoghi della cultura senza barriere, riportando direttamente quelle realtà – musei civici e privati, archivi, biblioteche, soprintendenze – le cui informazioni sono state raccolte tramite un apposito form. Le informazioni inerenti i luoghi della cultura afferenti alla Direzione Generale Musei del MiBACT, e in particolare gli istituti e i musei di rilevante interesse nazionale, nonché i musei, i monumenti e le aree archeologiche dei Poli Museali Nazionali, sono raccolte e rese disponibili tramite il Progetto AD. Arte. L’Informazione. Un sistema informativo per la qualità della fruizione dei beni culturali da parte di persone con esigenze specifiche, promosso dalla stessa Direzione Generale Musei e sono visionabili in uno specifico sito».
Oltre ad essere pubblicato sui siti istituzionali dei promotori (a questo e a questo link), «Articolo 27» verrà annualmente inviato per posta elettronica alle Associazioni di persone con disabilità, ai Servizi Sociali e agli Assessorati competenti delle Regioni, oltreché agli Uffici Scolastici Regionali, alle Associazioni delle Guide Turistiche, ma anche a tutti coloro che a vario titolo potranno essere interessati.
Ne sono disponibili due versioni, una delle quali grafica, che riporta accanto al nome del museo o del luogo culturale i loghi inerenti le diverse tipologie di disabilità – motoria, visiva, uditiva, intellettiva, pluridisabilità (persone sordocieche) – per le quali sono garantite attività didattiche ed educative e percorsi esperienziali inclusivi e significativi; una, invece, esclusivamente testuale, destinata alle persone non vedenti e sordocieche, con l’elenco dei musei e dei luoghi culturali da loro fruibili.
Dal punto di vista dell’attendibilità delle informazioni fornite, va detto che i nominativi dei musei e dei luoghi culturali di cui i curatori hanno avuto esperienza diretta o riscontro certo, sono evidenziati in verde nella versione grafica e seguiti dalla sigla “pt” (“percorso testato”) in quella testuale. Gli altri, invece, vengono riportati esclusivamente sulla base delle segnalazioni pervenute tramite l’apposito form online. Per offrire tuttavia le maggiori garanzie possibili e reperire ogni informazione necessarie a programmare al meglio una visita, tutte le strutture segnalate dispongono di personale di riferimento per le attività e i percorsi indicati (condizione indispensabile per essere inclusi in «Articolo 27»). (S.B.).
A questo link è disponibile il primo numero di «Articolo 27». Per ulteriori informazioni e approfondimenti: redazione@museoomero.it (Monica Bernacchia).
Articoli Correlati
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- La diversità culturale può essere promossa solo garantendo i diritti umani È questo il senso più profondo del 27° Articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, quello che combatte ogni tipo di omologazione - in particolare in ambito culturale - e…