«Nel nostro operare seguiamo la Convenzione ONU, che all’articolo 9 (Accessibilità) chiede tra l’altro di “consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, […] e per tale scopo adottare misure adeguate a garantire […] l’accesso all’informazione […] e alla cultura”. Per questa ragione abbiamo chiesto di poter partecipare a questa esposizione, con indicazioni che fossero “facili da leggere e da capire” da parte di tutte le persone, con e senza disabilità, ma che conoscano le opere non in modo approfondito e che ne possano così godere la bellezza. Abbiamo anche voluto che alcune persone che frequentano il nostro Centro fossero protagoniste e potessero fare loro stesse le “guide” per alcuni quadri esposti».
Così Amedeo Diotti, presidente dell’ANFFAS di Cremona (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) presenta l’intelligente iniziativa promossa in sinergia con il Comune di Cremona, in occasione della mostra Genovesino. Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona, aperta nella città lombarda fino al 4 febbraio, presso la Pinacoteca del Museo Civico “Ala Ponzone” e dedicata a Luigi Miradori, detto appunto Il Genovesino, illustre esponente della scuola pittorica lombarda del Seicento.
Il progetto si chiama Ci sei nei musei e consiste innanzitutto in una guida (disponibile a questo link) alla mostra in formato Easy to Read (“facile da leggere”), ovvero realizzata attraverso una semplificazione grammaticale e grafica che facilita la lettura, in linea con il relativo progetto europeo promosso dall’organizzazione Inclusion Europe e che nel nostro Paese vede l’ANFFAS in prima linea.
Ma non solo, le persone con disabilità dell’Associazione, oltre ad essersi impegnate nella redazione della pubblicazione, si stanno anche rendendo disponibili a fare da ciceroni nel corso di alcune visite guidate, illustrando le opere esposte.
«Siamo particolarmente orgogliosi – sottolinea Dario Garzaron Calderero dell’ANFFAS di Cremona – perché questa iniziativa punta non solo sull’accessibilità fisica, ma anche e soprattutto sull’accessibilità dei contenuti, riuscendo al tempo stesso a mettere la persona con disabilità non più come semplice “fruittore/consumatore”, ma come responsabile della gestione dei contenuti stessi». (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: comunicazione@paolomorbianffas.it (Dario Garzaron Calderero).
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