La seconda edizione del Festival Nazionale Teatro del Disabile “Il Giullare” – organizzato e realizzato a Trani (Provincia di Barletta, Andria e Trani) dall’Associazione Promozione Sociale e Solidarietà, su un progetto del locale Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – si è concluso a fine luglio lasciando nel pubblico che ha partecipato con entusiasmo e curiosità all’intera settimana, un senso di vuoto per la fine di un appuntamento atteso e cercato, che tutte le sere ha regalato un’atmosfera letteralmente magica in cui le differenze si sono totalmente annullate.
Abbiamo visto in scena non delle persone con disabilità, ma degli artisti, con il coraggio di raccontarsi non solo con le parole, ma con un’espressione e una comunicatività corporea davvero incredibili, che ci hanno immerso in un caleidoscopio di emozioni davvero variegate, come l’ironia, la tenerezza, l’amore, il senso di solitudine e di abbandono, il coraggio di affrontare il proprio passato e di andare avanti. Insomma, una settimana indimenticabile che sicuramente resterà nei cuori, negli occhi e nelle menti di quanti si sono dati la possibilità di viverla e di assaporarla.
E tuttavia il Festival – anche se di per sé vincente per tutti i partecipanti – è stato anche una “gara” vera e propria, con un primo premio di 2.500 euro, vinto dalla Compagnia Din Don Down dell’Associazione L’Abbraccio di Bassano del Grappa (Vicenza), con lo spettacolo M (mito del minotauro riletto al femminile), rappresentazione che ha regalato non solamente un alto momento di teatro, ma soprattutto una grande capacità di emozionare il pubblico, di lasciarlo col fiato sospeso, di coinvolgerlo nelle emozioni più forti che gli attori stessi hanno vissuto in scena, con energia, sintonia e grande umanità, nel quadro di una cornice scenografica essenziale e minimalista, ma con un gioco di luci e di ombre che ha creato un’atmosfera davvero suggestiva.
E Din Don Down si può dire abbia praticamente fatto il “pienone”, essendosi aggiudicata anche i premi Emozione e Pubblico, mentre i riconoscimenti denominati rispettivamente Espressione e Recitazione sono andati allo spettacolo La valigia ritrovata della Compagnia Città Vecchia dell’ENS di Bari (Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi).
Sconvolgente, in quest’ultimo caso, la capacità di raccontare una storia – molto vicina, nei contenuti, al vissuto dei protagonisti – senza parole, banalità o artificio, muovendosi in scena utilizzando il corpo, il movimento e la mimica facciale con la stessa padronanza e intensità che avrebbero avuto attori professionisti. Ci hanno fatto dimenticare la differenza degli strumenti di comunicazione di cui ci serviamo per parlare agli altri, e abbiamo capito tutto! Quando si dice “le parole non servono”, se hai qualcosa di importante e di urgente da dire per raccontare di te, basta un gesto anche piccolo per farsi capire e avere di fronte qualcuno che abbia la pazienza e l’attenzione di stare a sentire.
E ancora, il premio Miglior allestimento scenico è andato al Consorzio Parsifal di Cisterna di Latina, con lo spettacolo Ulisse, per la cura e la precisione con cui sono stati realizzati gli oggetti di scena e i costumi.
Infine, il riconoscimento al miglior attore è andato all’interprete di Pinocchio, nell’omonimo spettacolo dell’Associazione di Monte San Giovanni Campano (Frosinone), per la sua totale immedesimazione, ma anche per l’intrinseca sintonia e la vicinanza caratteriale al personaggio.
L’intensa settimana si è conclusa con la serata finale del 25 luglio, dedicata a tutte le premiazioni, tra le quali da ricordare anche l’assegnazione del Premio “Il Giullare”, assegnato alla trasmissione televisiva Le Iene e ritirato da uno degli autori del programma, Max Ferrigno, che ha regalato anche un momento di piacevole ironia, oltre alla classica maglia con la scritta Le Iene portano bene. Questo in attesa di consegnare un analogo riconoscimento – alla fine del mese di agosto – anche all’altra nota trasmissione Striscia la notizia, nelle mani dei suoi inviati pugliesi Fabio e Mingo.
Cercando di tracciare un bilancio di questa seconda edizione, possiamo certamente parlare di un grande successo culturale e di un’occasione importante per cominciare a scalfire le barriere dell’inconsapevolezza e dell'”ignoranza”. Un impegno, però, che deve continuare perché si possa arrivare a una trasformazione culturale e a un reale cambiamento di prospettiva, verso una società accessibile a tutti, con l’abbattimento di ogni barriera. In tal senso l’Associazione Promozione Sociale e Solidarietà non si ferma e anzi è già pronta a riavviare la macchina organizzativa per la terza edizione del 2011, confortata anche dalle dichiarazioni del sindaco di Trani Giuseppe Tarantini, che nella serata conclusiva ha affermato tra l’altro: «Questa manifestazione dev’essere istituzionalizzata e diventare patrimonio della nostra città».
*Coordinatore del Festival Nazionale Teatro del Disabile “Il Giullare“.