Roma Nord: scongiurato, per il momento, il rischio di restare senza servizi sociali

Ma il problema della temuta sospensione dei servizi e degli interventi sociali previsti dal Piano di Zona di diciassette Comuni della Provincia di Roma Nord - un fatto che comporterebbe gravi conseguenze per le categorie più svantaggiate della comunità (anziani, disabili, minori, famiglie in situazione di disagio sociale, tossicodipendenti) - è stato solo momentaneamente tamponato e appare tutt'altro che superato. I rappresentanti delle locali organizzazioni del Terzo Settore restano dunque in stato di allerta e continuano a sollecitare la Regione a risolvere la questione

Ombre di persona in carrozzina spinta da una donnaPreoccupazione e allarme erano stati espressi, all’inizio di agosto, nel Distretto Sociosanitario RM F4, per la decisione dei diciassette Comuni della Provincia di Roma Nord (area Cassia – Flaminia – Tiberina), rappresentati da quello di Formello (capofila dell’Accordo di Programma del Distretto stesso), di sospendere dal 1° settembre i servizi e gli interventi sociali previsti dal Piano di Zona.
La decisione, secondo quanto aveva scritto in una lettera del 23 luglio il sindaco di Formello, era stata determinata «dalla situazione di gravissima difficoltà economica in cui si trova il Distretto per la mancata erogazione da parte della Regione Lazio dei finanziamenti relativi al Piano di Zona 2007 e Piano di Zona Triennale 2008-2010 (circa 3 milioni di euro complessivi), situazione alla quale il Comune di Formello ha finora sopperito con proprie anticipazioni di cassa che non è più in grado di sostenere».
«Si tratta di un fatto di estrema gravità – aveva dichiarato in una nota Roberto Sisto, presidente della Consulta del Terzo Settore del Distreto Sociosanitario RM F4, oltre che presidente dell’Associazione Vitalba ONLUS – per il gravissimo pregiudizio che la mancanza di questa risorsa comporterebbe per le tante persone delle categorie più svantaggiate della comunità (anziani, disabili, minori, famiglie in situazione di disagio sociale, tossicodipendenti), che verrebbero a perdere quell’aiuto e segno di solidarietà che le sostiene, oltre che per gli operatori addetti al settore, che verrebbero a perdere il loro lavoro».
Tra i vari dati citati da Sisto, relativi alle persone assistite e agli operatori colpiti dal provvedimento, si citavano tra l’altro anche «41 utenti e 20 operatori dei centri diurni socio-riabilitativi per disabili (Formello, Riano e Fiano Romano), 17 utenti e 30 operatori riferiti all’assistenza per disabili gravi, come da Legge 162/98 e 38 utenti e 42 operatori di soggiorni estivi per disabili».

Dopo quella preoccupata presa di posizione, i rappresentanti delle amministrazioni locali e del Terzo Settore erano stati ricevuti il 6 agosto – a margine del Consiglio Regionale – dall’assessore alle Politiche Sociali e della Famiglia del Lazio, Aldo Forte, che aveva assicurato il proprio impegno a sollecitare la Ragioneria Generale della Regione a pagare le somme già assegnate, tramite una lettera formale.
È poi notizia di questi giorni che il Comune di Formello ha comunicato che i servizi verranno prorogati anche per il mese di settembre, nonostante la perdurante mancanza di risposte concrete da parte della Regione.
«La paventata interruzione dei servizi per il 1° settembre – commenta Roberto Sisto – è dunque stata evitata, anche se il rischio è rimandato solo di un mese. Rimaniamo perciò in stato di allerta e continueremo a sollecitare la Regione, per avere notizie e risposte concrete, pronti anche, se necessario, a promuovere una manifestazione di protesta».
Il problema, dunque, appare solo momentaneamente tamponato, ma non certo risolto. Continueremo a seguire gli sviluppi della questione, con l’auspicio che essa possa risolversi positivamente quanto prima, sia per le tante persone che usufruiscono di quei servizi, sia per gli operatori che se ne occupano. (S.B.)

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