Quando anche gli Enti rispetteranno le leggi?

Autobus negato a una persona con disabilità intellettiva, prelievi di sangue in macchina a causa dell'ambulatorio inaccessibile... Certo, è senz'altro importante che fatti come questi balzino alle cronache dei giornali, ma sembra proprio che gli atti discriminatori nei confronti delle persone delle disabilità - e in questi casi, da parte di Enti Pubblici - continuino ad essere tutt'altro che infrequenti

Mani sul volto di uomo calvo, in segno di disperazioneIl rispetto dello spirito della Legge 67 del 2006, che sanziona gli atti discriminatori nei confronti delle persone con disabilità, non è purtroppo ancora consolidato patrimonio del comune sentire.
Due buoni e ulteriori esempi di tale carenza vengono nei giorni scorsi dalla Liguria.

Ad Alassio – si legga l’edizione di Savona del quotidiano «La Stampa» del 3 settembre, pagina 69 – a una donna con lieve disabilità intellettiva viene ripetutamente impedita l’utilizzazione dell’autobus di linea e la società concessionaria (pubblica) si limita a promettere un’inchiesta interna.
A Celle Ligure – sempre in provincia di Savona e sempre con riferimento al medesimo giornale citato prima (pagina 62) – gli ambulatori dell’ASL sono inaccessibili alle persone non deambulanti, causa tre gradini, e il problema viene “risolto” effettuando i prelievi negli autoveicoli delle persone con disabilità! Anche qui solito (ridicolo) minuetto di scarico di responsabilità tra i vari Enti “correi”.

Chissà se con il passar dei secoli…! (Giorgio Genta – ABC Liguria – Associazione Bambini Cerebrolesi)

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