Che politici di ogni calibro e livello dicano sciocchezze in tema di disabilità è cosa purtroppo ben nota, ma quanto dichiarato da Giuseppe Pellegrino, assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Chieri (Torino) (se ne legga nel quotidiano «La Stampa», cliccando qui), supera i normali standard della miseria della politica italiana.
Non solo che «i genitori [degli studenti con disabilità] devono rendersi conto che sono tempi duri per tutti» – come se non fossero i primi a saperlo! – ma anche che «non sempre mamma e papà sono d’accordo, ma è nostro compito convincerli» che «lasciarli in classe con gli altri compagni [gli alunni con disabilità] è inutile». E infine che «oggi ci sono comunità specializzate», dove naturalmente mettere tutti gli studenti con disabilità…
Insomma, l’eclettico assessore Pellegrino spazia e sentenzia in ogni campo: dalla pedagogia speciale all’integrazione scolastica, fino all’etica privata, senza che neppur lo sfiori il pensiero di essere bocciato in due classiche materie scolastiche: la storia e la geografia. Bocciato in storia perché fortunatamente ha sbagliato le date di almeno cinquant’anni, bocciato in geografia perché Chieri è in Italia e non in Bulgaria, dove proprio nei giorni scorsi sono emerse drammatiche notizie sulla vita (e la morte) delle persone con disabilità, tra cui tanti bambini, negli istituti (se ne legga cliccando qui).
Suggeriamo dunque all'”efferato” assessore di dedicare il suo tempo – anziché alla politica – a leggere testi di persone come Andrea Canevaro, Dario Janes, Riziero Zucchi, Salvatore Nocera e Claudio Imprudente, oltre a qualche testo scritto dalle “famiglie con disabilità” e di farci sopra un bel compitino.
*Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi).